“Sull’immigrazione, se si allarga il ragionamento, si capisce che i dati confrontati non vedono situazioni omogenee sotto il profilo internazionale. Oggi l’Africa “ribolle” di più, il Niger è esploso. Poi c’è il Sudan, la Costa d’Avorio, il Burkina Faso; al di fuori anche l’Afghanistan. Ora, una prima mossa che darà risultati positivi è stata fatta: il Memorandum europeo con la Tunisia, questo è un obiettivo raggiunto. Poi bisogna che l’Ue ripristini il rispetto dell’accordo con la Turchia, ma la possibilità di limitare le partenze si ha solo collaborando con gli Stati in cui si realizzano, vedi Libia. Il modello offerto dal Memorandum è quello vincente ma ci vuole tempo perché sortisca gli effetti sperati”.
Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, in una intervista al quotidiano Avvenire.