Immobilismo della Giustizia, FDI interroga il Governo

La ripartenza nelle aule di giustizia risulta difficile e quanto mai farraginosa, stante le scarse e contraddittorie indicazioni contenute nel decreto Cura Italia.
Avvocati abbandonati da un governo incapace di fornire chiare ed univoche indicazioni per un inizio delle attività in sicurezza, con procedure atte a rimettere in moto i processi, soprattutto, negli uffici dei Giudici di Pace che, ricordiamo, gestiscono il 60% del contenzioso in Italia.
L’impossibilità di attuare il processo telematico ovunque, nell’immediato, causa problemi organizzativi che investono, sia il personale addetto, che i sistemi informatici, ha disegnato, in Campania, una mappa a macchia di leopardo, ove ciascun ufficio ha provveduto ad organizzarsi in maniera differente, cercando di garantire la ripresa anche attraverso protocolli redatti dai COA.
La mancanza di omogeneità e di chiarezza, l’impossibilità degli avvocati di gestire, come spesso accade, più fori in una stessa giornata, con modalità tanto diverse, ha reso impossibile la riapertura.
Un comunicato della Corte d’Appello di Napoli ha differito l’inizio delle attività al 4 giugno, facendo spegnere qualsiasi barlume di speranza per avvocati e Giudici, di tornare a lavorare.
Alla luce di tanto, il Dipartimento delle Professioni nella persona della Responsabile Campania Avv. Stefania Casoria, in collaborazione con la Responsabile Nazionale Dipartimento delle Professioni Dott.ssa Marta Schifone, hanno provveduto ad informare il Presidente del Dipartimento Giustizia, On.le Andrea Delmastro Delle Vedove, che ha tempestivamente presentato interrogazione parlamentare a risposta scritta, chiedendo gli intendimenti di questo governo visto l’immobilismo generato dalla incapacità di gestione del Ministro Bonafede della Fase2 del comparto Giustizia.

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