Impennata Tari, Zucconi (FdI): occorre tornare ad una gestione provinciale dei rifiuti

In una situazione di estrema emergenza come quella attuale, con famiglie e imprese in difficoltà che faticano ad arrivare a fine mese, la Tari cosa fa? Aumenta! E lo fa addirittura con percentuali superiori a due cifre.
E mentre quest’anno in alcuni comuni si è avuta perlomeno una leggera riduzione, il prossimo futuro sarà sicuramente nero sul fronte tariffe. Siamo in sostanza chiamati a pagare pessime scelte compiute a livello nazionale e regionale. Sì, perché
il Governo Gentiloni nel 2017 ha riservato il servizio raccolta rifiuti ad ARERA, (Autorità nazionale di regolazione dei servizi pubblici), che ha stabilito quanto devono pagare i cittadini, senza lasciare alcun potere decisionale ai Comuni.
E’ chiara la necessità di tornare invece ad una dimensione provinciale della gestione rifiuti, che veda i Comuni e quindi i cittadini protagonisti, con un sistema tariffario che sappia premiare chi sceglie di fare la raccolta differenziata e di avere comportamenti responsabili nei confronti dell’ambiente e che sappia anche destinare le risorse agli investimenti sul territorio. Occorre aprire in questo senso un confronto nazionale, affinché le tariffe non siano decise burocraticamente a Roma ma a livello territoriale, con la consapevolezza delle particolarità di ogni territorio che solo un ente locale come un Comune può avere.

Lo dichiara Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d’Italia e Capogruppo FdI in X Commissione – Attività Produttive, Commercio e Turismo.

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