Imprese artigiane, Fantozzi-Martinelli (FdI): “Per arrestare l’emorragia di imprese servono aiuti da Stato e Regione e importanti sgravi fiscali”

“Le difficoltà delle attività in provincia di Lucca nascono dalle chiusure anti-Covid, dai problemi dei trasporti, dall’aumento dei prezzi delle materie prime”

“Raccogliamo e rilanciamo la preoccupazione di Confartigianato di Lucca che ha evidenziato come registriamo un’emorragia di imprese artigiane ed una ripresa effimera. Purtroppo, agli annunci non sono seguiti i fatti. I bandi nazionali e regionali hanno solo in parte contribuito a sostenere fatturati dimezzati ma per rilanciare la ripresa serve molto di più. Servono concreti e immediati aiuti statali e regionali, adesso non il prossimo autunno, così come servirebbero importanti sgravi fiscali per dare ossigeno alle imprese e permettere loro di rimpinguare le casse. Fortissimi sgravi fiscali per chi assume perché la crisi delle imprese si sta traducendo in una crisi occupazionale” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico, ed il capogruppo in Consiglio comunale a Lucca, Marco Martinelli.

“Le difficoltà delle attività in provincia di Lucca nascono sì dalle chiusure anti-Covid e dal lavoro svolto spesso solo su appuntamento, ma anche dai problemi dei trasporti con una viabilità e infrastrutture difficili che rendono la vita complicata agli autotrasportatori causando ritardi nelle consegne, dall’aumento dei prezzi delle materie prime in vari settori. Sono anni che insistiamo sulla viabilità del nodo lucchese dal Ponte sul Serchio agli Assi viari all’asse suburbano, dalle infrastrutture passa la competitività di aziende e attività economiche –sostengono gli esponenti del partito di Giorgia Meloni- Inoltre, chi aveva pensato di anticipare il futuro, investendo in tecnologia e migliorando la propria struttura, oggi si trova doppiamente penalizzato. A fronte di queste difficoltà oggettive i ristori messi in campo si sono rivelati briciole, servono risorse vere per sostenere la ripartenza. Non servono annunci roboanti ma azioni concrete”.

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