L’Australia, da un po’ di giorni a questa parte, sembra essersi trasformata nell’anticamera dell’inferno, con il cielo ormai rosso, e il calore che toglie il fiato e raggiunge in alcuni casi i 50 gradi, mentre cittadini e vigili del fuoco tentano di salvare il salvabile in un battaglia che però pare persa ogni giorno che passa. Solo un drastico cambio delle condizioni atmosferiche potrebbe davvero giovare, ma per ora non sembra ci sia niente di accettabile in arrivo.
Intanto, mentre 100mila persone sono state spostate nella zona di Melbourne, le fiamme si avvicinano a Sidney e più incendi catastrofici bruciano il Nuovo Galles del Sud e lo stato di Victoria, con un tasso di pericolosità che va via via aumentando. Due persone, padre e figlio, sono morte a Cobrago, sulla costa meridionale del Nuovo Galles del Sud, e altre cinque sono disperse nel Victoria e nel Nuovo Galles del Sud. Questo porta a 11 le vittime dell’ultima settimana. Migliaia di persone si rifugiano sulle spiagge. A Mallacoota, probabilmente l’ADF (Australia Defence Corp, l’organizzazione militare che difende l’Australia) sarà chiamata in causa per evacuare le migliaia di rifugi in prossimità dell’oceano. Oggi, inoltre, un altro eroe si aggiunge alla lista. Si tratta di Samuel McPaul, la cui moglie aspetta il loro primo bambino, è stato indicato come il terzo pompiere volontario che perde la vita in due settimane. Per il giovane eroe ci sarà un minuto di silenzio prima della partita di basket di stasera tra i King di Sydney e Illawarra Hawks a Wollongong. McPaul, che è morto combattendo il fuoco lunedì, era un giocatore di basket, allenatore e amministratore di una squadra locale, la Basket Wagga Wagga. I dirigenti, dopo aver saputo della morte del giovane allenatore hanno rilasciato una dichiarazione in cui ne fanno le lodi, descrivendolo come una persona splendida, sempre protesa ad aiutare gli altri.
A complicare la situazione, il fenomeno dei fulmini a secco ha generato una serie di nuovi incendi nell’High Country vittoriano, con allarmi Watch & Act emessi verso le 15:00 per gli incendi nei pressi del Lago Eildon e delle Howitt High Plains nel nord-est dello stato. Entrambe le aree sono popolari tra i campeggiatori, in particolare in questo periodo dell’anno. Le persone di Howqua, Howqua Inlet, Lake Eildon e Macs Cove sono state avvisate e invitate ad andarsene ora per evitare di essere poi travolte dal percorso di un incendio boschivo a sud del ponte di Woods Point vicino a Howqua. I turisti presenti nelle zone di Howitt Plains, The Bluff, Bluff Hut, Lovicks Hut, King Billy, Upper Howqua e l’area campeggio Pikes Flat – luoghi popolari tra escursionisti e campeggiatori nel Parco Nazionale delle Alpi – sono stati anch’essi avvertiti di andarsene subito se vogliono evitare un incendio boschivo 500 m a ovest del monte Lovick, ma che la direzione del vento potrebbe dirottare su di loro.
Come se non bastasse, Un temporale generato dal fuoco si è formato sull’incendio di Currowan vicino alla baia di Batemans sulla costa meridionale del Nuovo Galles del Sud, il che potrebbe aggravare condizioni già gravi della zona divorata dal fuoco. L’RFS del NSW ha affermato che un temporale antincendio, noto anche come piroglo cumulonembo, può creare “venti irregolari, fulmini secchi e provocare una diffusione del fuoco significativamente più rapida”.
“Potrebbero esserci tuoni e fulmini, e venti irregolari spingeranno il fuoco in più direzioni”, ha affermato NSW RFS in una nota. “Questa è una situazione molto pericolosa perciò chiunque deve monitorare le condizioni intorno a te e prendere le misure appropriate. “Il fuoco di Currowan ha già bruciato oltre 220.000 ettari di terra tra Nowra a nord, Braidwood a ovest e Batemans Bay a sud.
Arriva tra tante anche una notizia positiva: tutti gli animali e i guardiani dello zoo del Mogo Wildlife Park nel Nuovo Galles del Sud, sono vivi e vegeti dopo che un incendio boschivo ha devastato la cittadina martedì prima. Nonostante il timore fondato di essere costretti ad abbandonare gli animali se l’incendio della Clyde Mountain si fosse avvicinato troppo, il direttore dello zoo Chad Staples ha affermato che il peggio è passato senza perdita di vite umane.
“Abbiamo preso e portato via gli animali più piccoli. Gli animali più grandi e pericolosi – grandi felini, gorilla – li abbiamo messi nelle loro case notturne in modo da poterli proteggere lì “, ha dichiarato Staples all’ABC. E per ora, tutto bene almeno lì.