“Sconcerta che una persona come Ledo Gori, indagato e sul quale continuano a gravare ombre ingombranti, vada a fare il consulente, anche se non retribuito, in un’istituzione pubblica come quella del Comune di Viareggio, come dire che il Pd non può proprio fare a meno di ricollocare i fedelissimi!” dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, il Consigliere regionale, Vittorio Fantozzi, e il consigliere comunale di Viareggio, Marco Dondolini.
“Siamo garantisti e attendiamo l’esito dell’inchiesta, ma è indubbio che dalle intercettazioni emerga uno spaccato inquietante circa un sistema di relazioni tra una certa politica regionale ed alcuni imprenditori contigui agli interessi della criminalità organizzata. Ci sembra inopportuno, dunque, che il sindaco Del Ghingaro abbia dato un incarico di consulenza a Gori, ex capo di gabinetto del presidente della Regione Toscana durante i mandati di Enrico Rossi, riconfermato dalla Giunta Giani e poi rimosso quando è partita l’indagine su ‘ndrangheta e smaltimento fanghi conciari in Toscana, inchiesta in cui Gori risulta ancora indagato. Nell’ambito della sua collaborazione con il Comune di Viareggio, Gori sarà consulente per le attività relative ai rapporti istituzionali con Enti sovraordinati, relazioni esterne, attività inerenti la progettazione europea a supporto dell’attività giuridico-amministrativa in carico all’Ufficio del Segretario Generale” dichiarano gli esponenti FdI.