“Le notizie che arrivano da Milano sull’inchiesta urbanistica sollevano interrogativi profondi. Pur nel pieno rispetto della magistratura e della presunzione di innocenza per tutti gli indagati, emerge un dato politico inequivocabile: l’attuale amministrazione ha smarrito il proprio ruolo di garante dell’interesse pubblico. Nel corso degli anni, attraverso l’uso disinvolto di strumenti semplificati e scorciatoie procedurali, si è alimentato un modello che ha favorito operazioni speculative a discapito della trasparenza, della pianificazione e dell’equilibrio tra costruito e servizi. Ma il caso urbanistica è solo il primo capitolo. Il prossimo sarà San Siro. Anche lì, il Comune sembra pronto a cedere una grande area pubblica infrastrutturata a fondi internazionali e holding, che detengono la titolarità di due brand calcistici storici, ma che non rappresentano la città e i suoi cittadini. Un’alienazione che non risponde a un disegno di rigenerazione urbana partecipata, ma a logiche privatistiche e di rendita. Milano rischia di perdere uno dei suoi luoghi simbolici, senza un vero progetto collettivo”.
Lo dice Stefano Maullu, deputato milanese di Fratelli d’Italia.
