“Il parere dell’Avvocatura di Stato che vede nell’eventuale approvazione di una legge regionale sul suicidio medicalmente assistito la possibile esposizione a “rilievi di non conformità al quadro costituzionale di riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni“ conferma la mia posizione, che è anche quelle del partito che mi onoro di poter rappresentare. Abbiamo sempre sostenuto che la competenza su una materia tanto delicata come questa deve nazionale, anche per evitare differenze tra cittadini di regioni diverse, come evidenziato anche nel parere dell’Avvocatura di Stato che a tal proposito cita una sentenza della Corte Costituzionale del 2016. Il tema della dignità dei malati è una questione che certamente va affrontata, ma non con proposte dal chiaro profilo di incostituzionalità che portano solo a una forzatura politica e ad illudere i cittadini”: così il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia, commenta il parere dell’Avvocatura di Stato inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Sottosegretario Alfredo Mantovano richiesto dalla Regione Friuli Venezia Giulia in merito a “Procedure e tempi per l‘assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019”, parere nel quale si cita anche la richiesta del Consiglio Regionale del Veneto su analogo quesito.