Dopo l’incontro dedicato al rapporto tra arte e filosofia condotto da Diego Fusaro, prosegue la rassegna “Indipendenti, Ribelli e Mistici” giunta alla quinta edizione, attraverso l’indagine di un altro ambito nodale, quello tra arte e letteratura, con un trittico di momenti che promettono di essere originali quanto interconnessi.
Il primo appuntamento di questo ciclo, venerdì 25 luglio alle 19,00 ci condurrà nelle stanze più ardenti dell’ispirazione con Daniela Musini e il suo “Vite incendiarie” un’immersione nelle passioni, negli amori e nei tormenti che hanno forgiato alcuni dei più grandi artisti e intellettuali della storia. Un tema che risuona con l’universo di Vespasiani, la cui arte è costantemente alimentata da un’energia primordiale, da un eros che si fa colore e da una tensione spirituale che non teme di confrontarsi con l’ombra, per l’occasione nello studio-biblioteca affiancherà alle parole delle opere a tema. L’incontro con la Musini non è una semplice biografia, ma un’esplorazione del fuoco sacro della creatività, di quella forza inestinguibile che, come ci insegna la storia, può condurre all’estasi del capolavoro o all’abisso della follia, spesso a entrambi.
Successivamente, mercoledì 6 agosto alle 19,00 entreremo nelle profondità del mito e dell’archetipo con una delle voci più originali della letteratura contemporanea, Viola di Grado che con il suo “Celeno l’oscura” illustrato con raffinatezza da Elisa Seitzinger, riscopriremo il mito greco delle arpie, trasfigurato una sorprendente fiaba dark. Questo incontro che prevede un nuovo allestimento di opere a tema di Vespasiani, è una chiave di volta per comprendere il suo incedere da “mitografo” contemporaneo che, attinge costantemente al serbatoio dell’inconscio collettivo. Un’occasione per esplorare come i miti antichi non siano reperti isolati ma organismi viventi che continuano a parlarci, a svelare le nostre paure più profonde e le nostre più luminose possibilità di trasformazione.
Il terzo incontro si terrà venerdì 29 agosto ore 19,00 un’immersione nel mistero e nella suspense, guidati da un maestro del thriller come Mirko Zilahy con “La stanza delle ombre” la conversazione si sposterà sul terreno scivoloso e affascinante del mondo dell’arte stesso, tra gallerie, capolavori e il mercato dei falsi d’autore. Una scelta curatoriale di sottile intelligenza, perché crea un cortocircuito tematico: mentre l’arte di Vespasiani è una ricerca costante dell’autenticità e del “vero”, l’incontro con Zilahy ci condurrà in una caccia nel mondo della finzione, del doppio, della copia. Una riflessione profonda sulla natura della percezione, sul valore dell’originalità e sulle ombre che si celano dietro la luminosa facciata della bellezza.
“Indipendenti, Ribelli e Mistici” si conferma così come un progetto culturale dal respiro nazionale, nel riunire gli intellettuali più vari, i quali ciascuno nel proprio campo, testimoniano una dichiarazione di intenti. Vespasiani negli anni ha saputo strutturare una comunità di spiriti affini, una rete di uomini e donne della cultura che, controcorrente, continuano a credere nel potere della parola, della bellezza e del pensiero critico. Ad oggi è l’unico artista visivo ad aver avuto una tale intuizione ed in questo si percepisce ancor meglio la sua missione: non solo quella di creare opere, ma di creare connessioni, offrendo il suo spazio come un presidio di apertura e di umanità per aiutare a leggere e a vivere il nostro tempo complesso senza paura. I tre incontri saranno introdotti da Eleonora Tassonila cui preparazione e disponibilità daranno lustro alla sezione letteratura, che vanta la collaborazione della Libreria Rinascita di Ascoli Piceno, che ha pienamente appoggiato la validità della rassegna.
Quello che Mara e Mario Vespasiani stanno costruendo da anni a Ripatransone è un atto di resistenza culturale, un’affermazione potente del valore del dialogo e dell’incontro in un’epoca di frammentazione e isolamento digitale. La particolarità e il valore di queste iniziative risiedono proprio nella natura di essere un cenacolo intimo e autentico nel cuore pulsante della creazione artistica, in cui il laboratorio di un maestro si apre per tessere nuove trame di pensiero. Un successo evidente, confermato anche dalla nascita sul territorio di iniziative che seguono simili impostazioni, e che dimostrano come l’esempio possa generare un’energia di crescita della comunità.