“Lo sblocco da parte dell’Europa dei soldi tanto attesi dal comparto del vetro di Murano si è realizzato grazie all’interessamento diretto del governo italiano, mio e del ministro Urso. Siamo consapevoli che queste risorse non basteranno se i prezzi del gas e dell’energia dovessero tornare a risalire, per questo stiamo valutando altre opzioni per continuare a supportare questo settore del made in Italy che va salvaguardato perché fa parte della nostra cultura, è un patrimonio culturale”. All’indomani del via libera da Bruxelles dell’utilizzo del milione e mezzo di euro facenti parte del pacchetto aiuti al settore già varato dal governo Meloni ad ottobre, ad intervenire sulla questione è il senatore di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon, che conferma il suo personale interessamento per la salvaguardia del comparto muranese, peraltro legato anche alla 7° commissione al Senato di cui fa parte (Cultura e Patrimonio Culturale). “Il decreto Energia quater e il credito di imposta al 45% ha permesso al settore di continuare a produrre, ed è stato pensato e varato dal governo a conferma dell’attenzione che c’è e c’è sempre stata da parte nostra – prosegue Speranzon -. A fine marzo cesserà di produrre i suoi benefici effetti reali; ecco che accelerare per capire se ci sono i margini economici per una proroga potrebbe essere un ulteriore pesante supporto alla resilienza di questo fragile settore”. Per questo il senatore veneziano Speranzon, a stretto contatto operativo con il dicastero delle Imprese e del Made in Italy e con il ministro padovano Adolfo Urso, cercheranno di trovare la quadra su come sviluppare nel concreto una possibile proroga o altre iniziative di governo per supportare le fornaci muranesi. “La partita è molto complessa, ma la volontà di proseguire nell’aiuto a questo comparto c’è – conclude Speranzon -. In gioco non ci sono solo imprese e posti di lavoro, ma un settore secolare della nostra economia lagunare famoso e conosciuto in tutto il mondo”.