“Il ministro Bianchi affronti un tema particolarmente delicato quale quello riguardante i disturbi specifici dell’apprendimento. Sul tema sarebbe opportuno, in primo luogo, rivedere l’approccio dell’opinione pubblica. Troppo spesso, infatti, si associano i disturbi dell’apprendimento alla disabilità, e questo è un errore perchè nel caso dei ragazzi con DSA si tratta di studenti con un quoziente intellettivo nella media o superiore alla media. Cambiare questo approccio permetterebbe al Ministero di risolvere un’altra contraddizione dal punto di vista economico, in quanto oggi l’indennità di frequenza è riconosciuta ai ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento solo se affiancata alla certificazione 104”.
A dirlo è la senatrice di Fratelli d’Italia, Tiziana Drago, intervenendo nella Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza che oggi ha audito il Ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi.
“Altro tema è la riforma della scuola, che va ripensata sia nell’impostazione dei cicli che nell’approccio e, ad esempio, un modello da seguire potrebbe essere quello finlandese, che fino ai 13 anni evita valutazioni sia numeriche che di giudizio, consentendo così ai ragazzi di essere compresi nelle loro diverse potenzialità. Infine, sarebbe ormai necessario ascoltare le richieste che giungono dai tanti docenti legati al vincolo quinquennale, e per questo definiti ‘immobilizzati’ piuttosto che esiliati dalla legge 107/2015, che chiedono di ridurre il proprio vincolo per accedere alle assegnazioni provvisorie” conclude la senatrice Drago.