Infanzia. Drago (FdI): servono interventi strutturali per combattere denatalità. L.Bilancio e PNRR occasioni perse

“Le parole di Papa Francesco impongono una riflessione sull’inverno demografico che da tempo si sta abbattendo sul nostro Paese. Il calo della natalità incide in maniera negativa sulla situazione economica di una Nazione. A sua volta l’immigrazione, quindi la sostituzione etnica, o i bonus e gli interventi economici last minute non possono essere la risposta alla denatalità. Piuttosto, servono interventi strutturali ed anche la consapevolezza che fino a quando la denatalità, l’emigrazione giovanile e il problema previdenziale saranno considerati comparti stagno e non aree intersecanti non sarà possibile risolvere alcunché. Questa occasione poteva essere colta sia nella legge di Bilancio e sia nel PNRR, ma questo non è accaduto. Continuo a ritenere che il congedo parentale o l’astensione facoltativa dal lavoro sia uno strumento fondamentale per i genitori e in particolare per evitare che la donna sia costretta a scegliere tra lavoro e maternità. Bisogna agire in un orizzonte di medio e lungo termine, ma nel frattempo bisogna cogliere le opportunità di immediato impatto come la riduzione dell’Iva per i prodotti dell’infanzia; così come anche una rivisitazione dell’ISEE. E’ impensabile che i diritti dei bambini siano legati al conto corrente dei genitori. A loro vanno riconosciuti gli stessi diritti perché la dignità del nuovo nato non può dipendere dalla capacità economica dei genitori”.

Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Tiziana Drago, componente della Commissione Infanzia.

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