Infrastrutture, Fratelli d’Italia: “Nella seconda variazione di bilancio regionale previsto un contributo di 80 mila euro per lo studio di fattibilità di una variante che colleghi SS64, SS66 e SS12”

Fratelli d’Italia propone un doppio emendamento. Capecchi-Tonarelli: "Questa ipotesi di variante non risolve i problemi della Montagna, proponiamo di lavorare su un tracciato utile ai residenti ed al turismo velocizzando il collegamento tra la Piana pistoiese e La Lima."

“È stato proposto un contributo di 80 mila euro alla provincia di Pistoia nella variazione di bilancio per lo studio di fattibilità di una variante che dovrebbe collegare la SS64, la SS66 e la SS12. Un progetto faraonico che di fatto non risolve i problemi infrastrutturali della Montagna pistoiese. Per questo presenteremo un doppio emendamento per chiedere che il contributo sia riconosciuto per individuare un tracciato di variante che colleghi, in modo veloce, la SS66 nel tratto Le Piastre nel comune di Pistoia con il tratto tra Mammiano e La Lima nel Comune di San Marcello, provando a “saltare” il centro abitato. Solo così daremo una risposta puntuale ai bisogni di residenti e turisti.
Chiederemo inoltre, attraverso l’emendamento – dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi- che siano parte integrante dell’accordo tra Regione, Anas e Provincia anche i due comuni coinvolti di San Marcello-Piteglio e Pistoia. È impensabile che su un’opera fondamentale non possano intervenire ufficialmente le amministrazioni comunali dei territori coinvolti.”
“Grazie all’attenzione di Fratelli d’Italia in Regione, al radicamento territoriale e all’interlocuzione tra rappresentanze istituzionali ad ogni livello – dichiara il consigliere comunale di Abetone e provinciale Andrea Tonarelli – avanziamo una proposta innovativa che permetterà di agevolare il turismo e il vivere in montagna con tempi più brevi per gli spostamenti. Una grande opportunità di crescita sotto ogni aspetto.”
“Le scelte non si calino dall’alto – conclude Capecchi – ma si ascoltino le esigenze dei territori per spendere bene i soldi dello studio di fattibilità e, soprattutto, per mettere Anas in condizioni di realizzare un’opera davvero risolutiva.”

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