“La legge quadro in materia di Interporti è la risposta concreta alle domande di un Paese che non vuole più perdere tempo, che vuole far funzionare ciò che per anni è rimasto ingessato da norme vecchie, lente ed inefficienti. A chi evoca uno squilibrio tra Nord e Sud creato da questo provvedimento rispondo con la verità: se il Sud ha pochissimi interporti ed infrastrutture, è perché per anni non si è pianificato nulla. Se al Sud non ci sono porti ed autostrade adeguati e se la rete ferroviaria è carente, può mai essere colpa di chi governa da 2 anni e mezzo? Direi di no. Questa legge è la risposta. Nella legge quadro in materia di Interporti c’è una visione chiara per far funzionare l’Italia logistica, renderla competitiva, portarla al passo con i partner europei. E non lo si fa ‘svendendo il patrimonio pubblico’. Lo si fa creando opportunità concrete di sviluppo per i territori e attraendo investimenti privati, attraverso il rilancio degli interporti italiani nel rispetto delle regole, della sostenibilità e dell’equilibrio tra Nord e Sud e garantendo, al contempo, un governo unitario del sistema attraverso controlli pubblici precisi su chi gestisce, su quali risultati produce e su come investe. In altre parole, la Legge quadro in materia di interporti è una scelta politica. Una scelta di campo. Stiamo dalla parte di chi lavora, di chi produce, di chi vuole infrastrutture moderne, regole certe e risultati misurabili. Per trent’anni, l’Italia ha ‘perso più di un treno’. Oggi stiamo recuperando il tempo perduto”.
Così Gianni Rosa, senatore di Fratelli d’Italia intervenendo in dichiarazione di voto sui ddl Legge quadro in materia di interporti.