“Con l’iniziativa promossa dai Conservatori europei è stato ribaltato il paradigma con il quale si immaginava un Sud che si piange addosso e con il cappello in mano nei confronti dell’Europa”. Così in una nota l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Denis Nesci, promotore dell’iniziativa che si è tenuta dal 1 al 3 settembre scorsi a Scilla, organizzata dall’ECR Party, e che ha visto la partecipazione di oltre 800 delegati, di cui quasi 200 provenienti da ben 14 paesi. “Siamo riusciti nell’intento di spostare in Calabria la discussione sui grandi temi europei che prima sembravano fossero distanti dalle grandi famiglie politiche europee, a cui spetta il compito della costruzione di un’agenda che tenga conto delle aree periferiche del nostro continente. I Conservatori europei a Scilla, hanno ribadito quella visione che anima l’azione di governo Meloni sulle questioni che interessano il Sud e il cuore del Mediterraneo. Mi riferisco alle infrastrutture, ai trasporti, alla logistica commerciale, all’economia del mare, all’agricoltura sostenibile che non penalizzi territori e gli asset che la governano, ma soprattutto al rilancio occupazionale attraverso proprio questi settori strategici. Tutto questo è stato possibile grazie alla scelta lungimirante del segretario generale dell’ECR Party e deputato di FdI, Antonio Giordano, il quale ha deciso di scommettere sul Sud e sulla Calabria, e grazie alla presenza di Ministri, Sottosegretari, di figure di riferimento del partito di Fratelli d’Italia, ma anche di profili accademici che hanno voluto dare un contributo alla formulazione di un’idea di Europa vicina ai territori, in grado di riconoscere e promuovere le proprie vocazioni. Per i Conservatori europei, il 9 giugno 2024 dunque – conclude la nota – non rappresenta solo un orizzonte elettorale, ma un’occasione per dare un nuovo slancio alla governance delle istituzioni europee, troppo poco attenta ai territori periferici come quelli del Sud del Paese”.