“Lo scandalo del “turismo sanitario” tra UK e UE per somministrare farmaci bloccanti della povertà e ormoni a minori è inaudito. Cliniche private con sede nel Regno Unito vendono veri e propri abbonamenti per consentire a famiglie con figli minorenni di ottenere in Europa farmaci bloccanti della pubertà, vietati in Gran Bretagna dopo che ne sono stati accertati i gravi rischi per la salute. Addirittura, il Governo inglese ha definito la pratica «irresponsabile e pericolosa». Bambini e adolescenti vengono spinti a viaggiare all’estero per farsi somministrare sostanze potenzialmente devastanti per il loro sviluppo psicofisico. L’Unione Europa non può restare in silenzio di fronte ad un turismo sanitario che avviene alle nostre porte, alimentando un business che lucra sulla fragilità dei minori e mette in pericolo la loro salute. Pertanto, insieme al Capodelegazione Carlo Fidanza e ad altri colleghi di Fratelli d’Italia, stiamo presentando un’interrogazione alla Commissione europea a mia prima firma, chiedendo quali misure intenda adottare per fermare l’aggiramento dei divieti nazionali attraverso il turismo sanitario, come intenda verificare la distribuzione e la commercializzazione di questi farmaci a livello UE e in che modo intenda garantire una reale protezione dei minori da pratiche irresponsabili e pericolose.
Ogni giorno vediamo crescere sulla scena internazionale, nuove minacce nei confronti dei più piccoli: minacce che colpiscono ciò che hanno di più indifeso, la loro crescita, la loro innocenza e la loro sessualità. L’Europa non può chiudere gli occhi: servono regole e controlli per difendere senza esitazioni l’infanzia.” Così Paolo Inselvini, eurodeputato FdI-ECR.