“Si apprende che anche gli attori e gli autori di Hollywood sarebbero preoccupati per il loro futuro professionale rispetto al potenziale utilizzo dell’”Ai”, l’intelligenza artificiale. In quanto a capacità di memoria, ricerca di testi o citazioni e riproduzione di schemi o idee, tra intelligenza umana e intelligenza artificiale la prima è destinata a soccombere in una sfida produttiva con la seconda. Quest’ultima, peraltro, continua a migliorare le proprie prestazioni. È in grado di lavorare 24 ore al giorno, non va in ferie, non si ammala, anche se è sensibile ai virus informatici, non vanta diritti, non chiede il versamento dei contributi o aumenti salariali. Dunque, nell’interesse di tutti, occorre tutelare le professioni intellettuali e proprio a questo stiamo lavorando con alcuni colleghi dell’Intergruppo Parlamentare che si riunirà nei prossimi giorni. Poiché ogni testo che sarà prodotto dall’“Ai”, sarà comunque frutto di tanti ‘copia e incolla’, per quanto sofisticati, del lavoro della mente umana, allora, occorre chiedersi, se non sia opportuno prevedere per legge, che gli algoritmi tengano traccia delle fonti consultate dalle quali hanno prelevato ogni singola frase, schema o idea, per riconoscere, alla fine del lavoro, i diritti d’autore e per poter valutare l’eventuale plagio delle opere di autori umani. In finale se utilizzata bene, secondo regole precise, l’Ai potrà offrire grandi opportunità a coloro che esercitano professioni intellettuali”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Andrea Mascaretti, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare Giornalisti.