Iran. Pellegrino (FdI): escalation può aggravare persecuzioni minoranza Bahá’í”

“Il gruppo religioso dei Bahá’í in Iran vive da decenni una forma di grave persecuzione messa in atto dagli apparati della Repubblica Islamica sin dalla rivoluzione khomeinista del 1979. Quella dei Bahá’í è la minoranza religiosa non musulmana più grande del Paese e conta circa 8 milioni di fedeli su scala mondiale. La compressione dei diritti fondamentali per i suoi membri, perpetrata da quasi mezzo secolo sul piano fisico, educativo, civile, economico e spirituale, è inaccettabile. Desidero esprimere loro la mia vicinanza ed evidenziare la forte preoccupazione destata dal costante aggravarsi delle pressioni nei confronti di una comunità pacifica, fondata su valori di dialogo, unità e rispetto. La tutela dei diritti umani e della libertà di culto è un principio essenziale per l’Italia. Continueremo a seguire con attenzione questa vicenda e a sostenere ogni iniziativa utile a promuovere dignità, giustizia e libertà per tutti; una considerazione che assume particolare urgenza alla luce dell’attuale contesto di crisi mediorientale che può aggravare le ritorsioni del regime iraniano: i Bahá’ì vengono infatti additati, erroneamente, come spie di Israele, il Paese che ha dato per primo rifugio ai membri di questa comunità durante le prime migrazioni dall’Iran”.

Così ha commentato la senatrice di Fratelli d’Italia, Cinzia Pellegrino, capogruppo in Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani.

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