“Le dichiarazioni dell’Imam di Venezia Arif Mahmud, che rifiuta la stretta di mano alle donne e attacca Giorgia Meloni e il sindaco Brugnaro, sono gravissime. Non si tratta di fede, ma di un progetto di radicalizzazione per diffondere intolleranza e odio verso i nostri valori. Già in passato l’Imam di Venezia aveva diffuso manifesti violenti raffiguranti la testa di maiale accanto al volto del sindaco: Un gesto di violenza che dimostra che non ci può essere spazio in Italia per i predicatori dell’odio e del fondamentalismo”
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei, che collega quanto accaduto a Venezia al caso già denunciato a Bologna contro l’Imam Omar Mamdouh: “Siamo di fronte a una rete di predicatori che, propagano messaggi fondamentalisti, criminalizzano le libertà della cultura occidentale. Questo non è religione: è un attacco all’identità italiana”.
“Chi sceglie di vivere in Italia – aggiunge Lisei – deve rispettare la nostra Costituzione, i diritti fondamentali e i principi della nostra democrazia. Non possiamo tollerare che ci siano predicatori che trasformano i luoghi di culto in focolai di estremismo.
Bene ha fatto governo che nei mesi scorsi ha espulso figure pericolose come Zulfiqar Khan, che dall’estero continua a incitare all’odio contro le istituzioni italiane e ad esaltare movimenti terroristici come Hamas rivolgendosi alla comunità islamica in Italia”.
“Bene ha fatto anche il Comune di Venezia a chiudere la moschea irregolare. Servono controlli stringenti e tolleranza zero verso chi predica il disprezzo per l’Italia. Fratelli d’Italia continuerà a difendere la nostra civiltà, le nostre radici e la sicurezza dei cittadini da ogni forma di fanatismo religioso”.