“È notizia di oggi che un pakistano, entrato illegalmente nel nostro Paese, è stato arrestato a Trieste con gravissime accuse, tra le quali il tentativo di raccogliere informazioni online per imparare a confezionare ordigni esplosivi. Ma non sono solo queste le motivazioni del fermo: dall’associazione e dall’addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale fino all’istigazione a delinquere con le aggravanti dell’apologia di delitti di matrice terroristica. Questo è il “nobile” biglietto da visita dell’immigrato risultato irregolare, ospitato in un noto centro di accoglienza, finito quest’oggi in manette dopo un ‘comodo’ soggiorno di due anni nel nostro Paese protetto dall’istituto della protezione internazionale, ottenuto dopo aver dichiarato false generalità fingendosi minorenne. Una minaccia giunta dalla rotta balcanica al confine con la Slovenia, un varco tornato finalmente ad essere pattugliato dalla Polizia di Frontiera a seguito del ripristino dei controlli contestuale alla sospensione dell’accordo di Schengen. Bastano i dati registrati a testimoniare l’importanza di questa misura: dal 2023 al 2025, sono state controllate oltre 1 milione di persone e tratte in arresto oltre 400, di cui 202 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. È doveroso evidenziare e ringraziare il grande lavoro della Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Trieste (DDA), dei Ros, dei Carabinieri di Trieste e delle Squadre operative di supporto del 13º reggimento FVG nell’ambito dell’operazione “Medina” per la neutralizzazione delle minaccia jihadista. Il Governo Meloni continua a porre come priorità dell’agenda politica la difesa dei confini e del territorio nazionale e l’impermeabilità dell’Italia contro le minacce terroristiche, lavorando fianco a fianco con le Forze dell’Ordine, nei confronti delle quali dobbiamo essere tutti doverosamente grati per il servizio svolto”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Nicole Matteoni, segretario provinciale di Fratelli d’Italia Trieste.
