Israele in allerta: rischio di un attacco da parte dell’Iran?

In questi giorni, la difesa israeliana sta vivendo una fase particolare, in quanto sospetta che dopo il suo attacco a Damasco nei giorni scorsi, il governo di Teheran stia preparando una risposta.

Di fatto, il territorio israeliano è già circondato ampiamente da forze piuttosto ostili alla visione politica del conflitto: l’Iran non sarebbe infatti l’unico problema di Netanyahu, infatti anche Hezbollah in Libano potrebbe ora giocare un ruolo sempre più significativo all’interno del conflitto.

Se da un lato non manca preoccupazione da parte del governo di Gerusalemme, per la crescente ostilità nei territori limitrofi, dall’altra c’è un’attenzione particolare verso l’Iran: già nell’ alleanza dei paesi BRICS, gli investimenti di Teheran sui droni e su diversi armamenti come i missili da crociera, potrebbero rivelarsi un segnale di pericolo piuttosto rilevante.

D’altro canto, l’attenzione dell’Iran all’interno dello scenario mediorientale non è affatto superficiale: sembra che gli Ayatollah – ormai da anni – abbiano in programma di attaccare  Israele, considerato l’unico stato filo – americano e a tratti filo – occidentale nel mondo arabo.

Il ruolo di Teheran in questa fase non è trascurabile, probabilmente anche per la forma in escalation del conflitto in corso.

L’Iran ed Israele sono due potenze mediorientali che si sentono minacciate reciprocamente dalla vicinanza e dalle scelte politiche diametralmente opposte: un attacco iraniano potrebbe dunque allargare il campo della guerra su larga scala.

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Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

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