Istat, l’occupazione cresce ancora: mai così alta dal 2004

I dati Istat confermano la crescita dell’occupazione, che non accenna a diminuire ormai da anni. La notizia di oggi riguarda infatti un nuovo aumento, registrato a gennaio 2025 rispetto al mese precedente, che affianca una contemporanea diminuzione di disoccupati e inattivi. Secondo l’autorevole istituto, infatti, sono 145mila i nuovi occupati, un aumento che in percentuale equivale a +0,6%. Un aumento che riguarda entrambi i sessi, gli autonomi e i dipendenti, tutte le fasce di età con l’eccezione della fascia 35-49 anni. Così, il tasso di occupazione in generale è arrivato al 62,8%, mai così alto dal 2004. Al contempo, il tasso di disoccupazione cala al 6,3%, quello giovanile si abbassa al 18,7%. Gli inattivi, inoltre, vanno giù di 1,2%, con 146mila unità in meno. Gli occupati di gennaio 2025, inoltre, sono mezzo milione in più rispetto al gennaio 2024, un netto 2,2% in più.

Numeri che raccontano come il governo abbia realmente tracciato la rotta giusta e stia lavorando per risollevare uno di quei morbi che sembravano congeniti per l’Italia, riuscendo a smentire quanti invece proponevano misure meramente assistenziali. “I dati Istat su occupati e disoccupati di gennaio 2025 – ha dichiarato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone – confermano il dinamismo del mercato del lavoro anche in quadro economico complesso e la fiducia nelle politiche del lavoro avviate dal governo Meloni, che hanno tra gli obiettivi primari l’attivazione di chi, fino ad oggi, è stato fermo. Il risultato è nei numeri – ha aggiunto –: in un anno, è scesa la disoccupazione di oltre il 10% e, soprattutto, si inizia a erodere la quota di inattivi (-1,3%). Proseguiamo a sostegno di questa tendenza positiva”.

FdI: “Con i fatti smentiamo la sinistra”

Altri dati ottimali: la quota di persone al lavoro ora ha raggiunto 24,2 milioni di unità. Una crescita in quantità, ma anche in qualità, visto che i contratti stabili sono cresciuti del 2,5% in un anno, mentre quelli a tempo determinato sono scesi del 7,9%. Viene quindi espressa soddisfazione anche dal partito della premier: “In un contesto economico globale sempre più incerto l’Italia fa dell’occupazione interna uno dei suoi punti di forza”, è quanto dichiara Paola Mancini, senatrice di Fratelli d’Italia e componente della commissione Lavoro al Senato. “Grazie alle politiche attive di sostegno ed incentivi al lavoro diminuiscono i contratti a termine e recuperiamo sul lavoro femminile e giovanile, riducendo il gap negativo rispetto alla media UE. Mentre le sinistre sono ancora indaffarate a discutere di “jobs act si, jobs act no, jobs act però”, noi sosteniamo con convinzione la proposta di partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. E siamo consapevoli e preoccupati del fatto che alla crescita dell’occupazione deve accompagnarsi in parallelo una maggior sicurezza nei luoghi di lavoro, altrimenti si rischia di vanificare i risultati raggiunti. Questo è il nostro modo di vivere con consapevolezza e concretezza le inedite difficoltà economiche di questo periodo storico”. Un risultato, dunque, che è “merito del governo Meloni e di Fratelli d’Italia, che aboliscono gli sprechi e investono nella crescita e nel lavoro” ha spiegato ai cronisti il senatore di Fratelli d’Italia, Marco Scurria. “L’Istat certifica che il lavoro ha raggiunto un nuovo record: dal 2004 il tasso di occupazione non è mai stato così elevato. Con i fatti smentiamo le falsità della sinistra”, ha concluso.

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La Redazione de La Voce del Patriota

2 Commenti

  1. Non è questione di intelligenza ma di cultura. Il livello culturale degli Italiani è in costante ribasso dal 1968 ed il numero degli analfabeti funzionali è in aumento. Servono discorsi semplici, chiari, basati su dati concreti come quelli dell’ISTAT. Lasciamo che le sinistre continuino a lamentarsi, a gridare che il fascismo (condannato e ucciso dalla Storia, come il nazismo ed il comunismo) è incombente, a stracciarsi le vesti come fa la prefica Elly Schlein che, a furia di esibirsi, resterà nuda nelle aule parlamentari, offrendo uno spettacolo a dir poco disdicevole.

  2. Bello vedere le sinistre che rosicano, masticando fiele e cicuta. L’intelligenza artificiale dovrebbe essere iniettata a dosi massicce in quei cervelli atrofizzati che vedono l’orco nero in tutto ciò che viene dall’attuale Governo.

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