Il successo diplomatico di Meloni: ecco il Piano di Azione Italia-Germania

Dopo notevoli negoziati si “chiude il cerchio” aperto dal Trattato di Aquisgrana (tra Germania e Francia del gennaio 2019) e dal Trattato del Quirinale (firmato da Mario Draghi ed Emmanuel Macron, che lega Italia e Francia dal novembre 2021) per riequilibrare i rapporti tra questi importanti Paesi dell’UE. A differenza di quest’ultimo, il documento tra Roma e Berlino è un Piano d’Azione, cioè un testo meno formale e meno rigido che reca delle linee guida per affrontare più pragmaticamente le questioni di maggiore rilevanza.

Il Piano di Azione italo-tedesco per la cooperazione strategica bilaterale e nell’Unione Europea è stato firmato ufficialmente il 22 novembre a Berlino, nell’ambito di un vertice intergovernativo (l’ultimo incontro di questo tipo era stato nel lontano 2016).

Il Governo italiano è stato rappresentato, oltre che dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, da una folta delegazione composta dal Vicepremier e Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani; dal Ministro della Difesa Guido Crosetto; dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi; dal Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti; dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso; dal Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone e dal Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. Anche la controparte tedesca ha partecipato con il Cancelliere Scholz e sette ministri.

Il Piano prevede cinque capitoli tematici:

  1. economia, innovazione e coesione sociale;
  2. clima, energia e ambiente;
  3. politica estera e di difesa;
  4. agenda europea e migrazione;
  5. contatti tra le società civili e cultura.

Il testo completo in pdf del Piano di Azione Italia-Germania

Con la firma del Piano d’Azione l’Italia rafforza la sua cooperazione con la Germania, uno dei nostri partner principali sia a livello economico e industriale sia come “alleato” nelle più rilevanti sedi multilaterali. Questo Piano, pragmaticamente, crea una struttura flessibile per rafforzare le relazioni con Berlino in modo reciprocamente vantaggioso.

Seppur tra Roma e Berlino permangano divergenze di vedute su alcuni – pochi – temi è più utile concentrarsi sui numerosi settori in cui Italia e Germania dimostrano una vicinanza e una comunità di intenti. Proprio quei punti di convergenza sono stati la base di questo fondamentale risultato, che si è concretizzato dopo un intenso e duro lavoro diplomatico.

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