Ita/Alitalia, Rampelli (VPC-FdI): Mastro Calenda dovrebbe usare prudenza anche lui colpevole

Vuole per caso trasformarla in una low cost della Lufthansa?

“In effetti corre l’obbligo di rammentare che sulla vicenda Alitalia, tra tanti fallimenti, spicca quello di Mastro Calenda, già titolare al Mise. Avendo avuto una diretta responsabilità sui destini della nostra compagnia di bandiera, sarebbe forse utile che  usasse  a una maggiore prudenza. Almeno tanto quanto chi ha registrato analogo fallimentare intervento.

Alitalia ha soli 54 velivoli, vero, ma si dice sia stata risanata e possa riprendere a crescere. Non si capisce perché questa crescita dovrebbe essere messa a frutto dalla Germania. Il trasporto aereo italiano è un business ed è per questo che sia Lufthansa che Airfrance volteggiano come avvoltoi intorno a ciò che resta di Alitalia.

Noi non vogliamo fare un’operazione nostalgia, certamente esiste anche la componente ‘orgoglio nazionale’ in questa partita, ma riteniamo più prosaicamente che ci sia un’irresistibile domanda di Italia nel mondo, siamo la quinta nazione più visitata e la prima nei desiderata dei cittadini del mondo. Dunque il trasporto aereo va organizzato, non liquidato. Con le altre compagnie dobbiamo interagire e fare accordi commerciali possibilmente reciproci, non farci fagocitare con il rischio di dover fare per sempre scalo obbligatorio a Francoforte per tutti i voli intercontinentali.

Se Calenda vuole arrendersi all’idea di trasformare Alitalia nella low cost di Lufthansa ne rispettiamo la prospettiva che delinea, aggiungendo comunque che si tratta di ambizioni di bassissimo profilo. Noi sappiamo che senza Alitalia lo Stato risparmierà in stipendi e benzina, ma nessuno ha fin qui calcolato quanti mancati introiti ci saranno per una nazione che vive di relazioni turistiche e commerciali e rinuncia a gestire direttamente il trasporto aereo. Ovvio che gli interessi tedeschi e quelli italiani siano divergenti. A questa domanda occorrerebbe rispondere”. È quanto replica il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia rispondendo al tweet del leader di Azione Carlo Calenda su Ita.

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