Italia-Algeria. Barcaiuolo (FdI): “Un’amicizia storica che guarda al futuro con fiducia e visione strategica”

«Il quinto vertice intergovernativo tra Italia e Algeria, tenutosi oggi a Roma, ha rafforzato un’amicizia storica tra due Paesi che condividono una visione strategica e guardano con fiducia al futuro. Un incontro importante, che ha prodotto intese su cooperazione politica, sviluppo economico, difesa e cultura. Uno slancio importante verso un modello di collaborazione, capace di diventare un punto di riferimento stabile per l’intera area del Mediterraneo». Lo dichiara Michele Barcaiuolo, senatore di Fratelli d’Italia e capogruppo in Commissione Esteri e Difesa.

«In parallelo all’incontro tra i capi di stato – prosegue Barcaiuolo – il Forum imprenditoriale ha riaffermato la centralità del rapporto tra Roma e Algeri, con oltre 200 imprese italiane già presenti sul territorio algerino e più di 40 intese firmate tra istituzioni e sistemi produttivi. Il volume degli scambi ha superato i 15 miliardi di dollari nel 2024, confermando l’Italia come primo partner commerciale dell’Algeria. Uno dei punti salienti del vertice è stato il rafforzamento della cooperazione nel settore energetico e la firma del protocollo d’intesa tra Eni e Sonatrach rappresenta un passo importante in questa direzione, con l’impegno a sviluppare nuovi corridoi energetici e digitali. Progetti strategici come il Corridoio Sud dell’idrogeno, l’interconnessione elettrica e il centro Mattei per la ricerca agricola rafforzano la sicurezza energetica e alimentare, ma anche la capacità delle nostre imprese di esportare innovazione e qualità. Come ha ribadito il presidente Meloni, è questa la cooperazione che vogliamo: reciproca, stabile e non predatoria».

«In questo quadro, assume un significato particolarmente profondo il progetto congiunto – annunciato dal presidente Meloni – per valorizzare i luoghi agostiniani in Italia e in Algeria, anche attraverso una candidatura congiunta in sede Unesco. Un’iniziativa che unisce le due sponde del Mediterraneo nella memoria di uno dei più grandi pensatori e filosofi della cristianità. Un messaggio di dialogo e pace in un tempo segnato da profonde divisioni: oggi celebriamo la nostra storia comune, e lo facciamo sotto il pontificato del primo papa agostiniano della storia», conclude Barcaiuolo.

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