Italia e Giappone: un’alleanza strategica tra storia, innovazione e futuro

Il 20 febbraio, nella residenza dell’Ambasciatore giapponese in Italia, è stato celebrato il compleanno dell’Imperatore Naruhito. Un evento di forte significato per i nostri alleati giapponesi, che testimonia al contempo la profonda amicizia tra Tokyo e Roma.

Vi è un’eredità comune tra le nostre due nazioni, un’eredità profondamente radicata nella storia: dal viaggio di Marco Polo in cui denominò il Giappone “Cipango”, al Trattato di amicizia e commercio del 1866 tra il neonato Regno d’Italia e l’Impero del Giappone. Oltre 150 anni di relazioni amichevoli evidenziate anche recentemente dalla visita a Tokyo, due anni fa, del Primo Ministro Giorgia Meloni in cui ha firmato con il Primo Ministro Fumio Kishida la “partnership strategica”, elevando così le relazioni tra i nostri Paesi.

Quella di ieri è stata una significativa occasione per evidenziare la rilevante presenza dell’Italia all’Expo di Osaka. Tra i numerosi invitati all’Ambasciata giapponese vi era infatti il Commissario generale per la partecipazione italiana all’Expo 2025 a Osaka, l’Amb. Mario Vattani, e molti autorevoli esponenti del mondo culturale, scientifico, economico italiano che parteciperanno attivamente all’Expo, avendo contribuito alla realizzazione di uno splendido padiglione italiano che ha per tema “l’Arte Rigenera la Vita”.

Ma il Giappone è sempre stato un punto di riferimento non solo per l’Italia. Lo è stato per l’Europa e direi per l’intero Occidente. Dalla condivisione dei medesimi valori di pace e prosperità, riflessi in politica estera e di sicurezza, sia l’Italia che l’UE hanno maturato la convinzione che, a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, le alleanze tra democrazie governate dallo Stato di diritto sono estremamente importanti.

Lo stesso vale per le partnership con tutti i Paesi desiderosi di promuovere reciproci interessi di pace e crescita nella comunità internazionale. Simili alleanze e amicizie diventano più preziose in congiunture difficili come quella che stiamo attraversando in Europa e in Medio Oriente.

Sono importanti le parole pronunciate da un grande leader giapponese, due decenni fa, che parlava della “confluenza di due mari”.

Un discorso fondamentale del Primo Ministro Shinzo Abe. Confluenza è la parola chiave che unisce l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico. Una visione strategica significativa in cui l’interconnessione dei mari produce forza, sicurezza, prosperità e pace.

Una strategia che, a livello europeo si realizza, all’interno della partnership strategica, siglata nel 2018 ed entrata in vigore l’anno scorso, attraverso Horizon Europe, il programma di ricerca e innovazione europeo che conta circa 100 progetti per la cooperazione nelle tecnologie digitali, nella scienza, nel clima, nella salute e nei trasporti.

A livello nazionale, l’Italia ha intensificato le sue relazioni estere mediante progetti di sensibilizzazione globale molto rilevanti: il Piano Mattei per l’Africa; IMEC, il Corridoio strategico che collega l’Europa all’India di cui l’Italia è tra i primi firmatari; l’accordo con il Regno Unito e il Giappone che istituisce un’agenzia internazionale per gestire il Global Combat Air Program.

Altrettanto fondamentali sono i patti di sicurezza e strategici che il Giappone ha firmato con i partner democratici, come il Quadrilateral Security Dialogue (QUAD) con Stati Uniti, India e Australia. Chiaramente, queste partnership significano innovazione, crescita, posti di lavoro e cooperazione industriale che avvantaggiano anche la scienza italiana ed europea, nonché la cooperazione economica e sociale.

Sempre più, il partenariato strategico dell’UE con il Giappone continuerà a rappresentare un elemento di forte impulso anche per tutto il sistema Italia nel grande Paese asiatico e nell’area del Pacifico.

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Giulio Terzi
Giulio Terzi
Senatore, Presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato, Ambasciatore in Israele e negli Stati Uniti, Rappresentante Permanente presso le Nazioni Unite a New York, già Ministro degli Esteri

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