“Non giocare Italia-Israele non farebbe certo arrestare il conflitto in Medio Oriente e il campo di gioco non può essere certo il teatro della pace che tutti vogliamo. La Nazionale israeliana ha pieno diritto di scendere in campo: rappresenta un popolo vilmente attaccato e non ha colpe della condotta degli ultimi tempi di chi lo governa. Una condotta, pur nei rapporti fra Paesi amici, che il nostro Governo sta condannando fermamente. L’Italia, allo stesso tempo, è in prima linea per gli aiuti umanitari a Gaza. Non disputare Italia-Israele oppure escludere Israele dalle competizioni calcistiche e/o sportive sarebbe quindi la scelta più sbagliata, un’azione controproducente nel complesso processo di rappacificazione. Un processo in cui la comunità internazionale deve fare quadrato per arrivare alla soluzione dei due popoli, due stati. In tutto ciò il Sindaco di Udine De Toni, con le sue ultime esternazioni, conferma di dover pagare pegno ed essere ostaggio della sinistra più estrema. Udine ha dimostrato, con la partita di un anno fa e con la recente Supercoppa, di essere una città più che adeguata, d’eccellenza per ordine pubblico e accoglienza, in un contesto internazionale. Forse è il sindaco a non esserlo. La gestione della sicurezza a cura della Prefettura e le forze dell’ordine è sempre stata una macchina perfetta. Dubitare in qualche modo che possa essere così anche stavolta è un’offesa alle Istituzioni che invece sono sempre state più che all’altezza”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Loperfido, segretario della commissione Esteri, presidente di FdI Pordenone.