“Le cosiddette manifestazioni spontanee non esistono: c’è un organizzatore che deposita una richiesta e il questore che autorizza. Come per la manifestazione di ieri con la partita Italia-Israele, la manifestazione era notificata, per cui si deve pensare che esista un minimo di struttura organizzativa in grado di capire quali frange intendano avvicinarsi per creare disordini. È vero che le manifestazioni sono frequentate da tanta gente che segue appelli sui social ma i tanti dirigenti di partiti e sindacati “spontaneamente” presenti sanno identificare i malintenzionati e dovrebbero impedirgli – se in buona fede – di prendere parte a manifestazioni pacifiche e democratiche. Quindi è ora di finirla con l’ipocrisia di presunte frange estremiste le quali, senza che nessuno se ne accorga, prendono la testa di un corteo esponendo l’ignobile striscione che esalta la strage di civili e bambini del 7 ottobre, spacciandola per ‘resistenza palestinese’, per poi aggredire Forze dell’Ordine e ferite giornalisti.
A tal proposito giunga loro tutta la nostra solidarietà. Chi organizza un’iniziativa ne risponde, non solo politicamente. Noi sappiamo chi sono i volti che rischiano di mandare all’aria un corteo di FDI e ci organizziamo in tempo per evitare promiscuità. Ognuno fa le sue manifestazioni e si assume la responsabilità delle sue iniziative. Se il PD e CGIL non sapessero chi sono i violenti alla loro sinistra chiedano a Fanpage un aiutino… Soltanto un irresponsabile potrebbe dare la pace per scontata, occorre lavorare con prudenza e coerenza per arrivare a una pace stabile e duratura, facendo rispettare tutti i punti dell’accordo. Il primo punto, quello della restituzione degli ostaggi vivi, è andato a buon fine; il secondo, ovvero la restituzione dei corpi degli ostaggi morti non ancora. Le immagini che vediamo andrebbero precisate con ciò che è accaduto in origine: ragazzi e ragazze tenuti prigionieri sotto i cunicoli di Gaza per due anni, molti dei quali passati per le armi da perfetti innocenti. La restituzione delle salme è un diritto sacrosanto e un atto di pietà per i familiari che non ammette deroghe. È un aspetto drammatico che deve avere la sua rilevanza, senza trascurare la carneficina che c’è stata a Gaza, da noi condannata come reazione sproporzionata a un atto di guerra sferrato da un’organizzazione terroristica al governo di una importante regione della Palestina”.
“La gestione della crisi mediorientale è stata fatta senza manifesti ma le parole di Giorgia Meloni sono uguali in buona parte con l’accordo di pace sottoscritto a Sharm El Sheik: significa che questa collaborazione silente è stata proficua, affiancata da un sostegno umanitario da parte dell’Italia senza pari”.
E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia a Tagadà.