“Giorgia Meloni non è più soltanto il volto di una nuova Italia: è diventata una figura di riferimento per un Occidente in cerca di leadership. Il colloquio con Donald J. Trump, avvenuto ieri e inserito nella visita del presidente del Consiglio a Washington, non è stato un semplice incontro di cortesia: è il segnale chiaro che l’Italia è tornata a giocare un ruolo da protagonista, tessendo relazioni strategiche al più alto livello. La Presidente del Consiglio ha saputo portare con sé un’idea chiara: quella di un’Italia che non subisce la storia, ma la scrive. Forte di una credibilità costruita con pragmatismo e coerenza, Meloni si conferma come l’unico primo ministro europeo in grado di dialogare in modo autentico sia con le istituzioni di Bruxelles sia con le leadership americane, al di là delle appartenenze politiche contingenti”. Lo ha detto il deputato di Fratelli d’Italia Antonio Giordano, Segretario Generale di Ecr.
“L’incontro con Trump, in un momento in cui gli equilibri globali si ridefiniscono e l’Europa rischia l’irrilevanza, assume un valore simbolico e strategico: è il segnale che l’Italia può essere ponte e interlocutore credibile tra le due sponde dell’Atlantico, contribuendo a ricostruire un asse occidentale fondato non su automatismi ideologici, ma su interessi comuni e valori condivisi. Meloni non teme la complessità del presente: la affronta con lucidità istituzionale e senso dello Stato, promuovendo un’agenda che tiene insieme identità nazionale, difesa dei valori democratici, sicurezza energetica e competitività economica. È questa la bussola che le consente di consolidare legami storici e aprire nuovi spazi d’azione per l’Italia. In un’epoca in cui molti parlano di Europa, Meloni lavora per darle un ruolo. In cui molti evocano l’Occidente, Meloni ne difende la sostanza”, conclude.