Italiani all’estero. Fazzolari (FdI): governo pretende cognome del coniuge per far votare le donne

“È scandaloso che il Ministero degli Affari esteri richieda, alle donne italiane sposate residenti all’estero che intendano votare per il rinnovo dei Comites, il cognome del coniuge come elemento indispensabile per l’iscrizione nelle apposite liste elettorali” è quanto dichiara il senatore Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma di Fratelli d’Italia.

“I Comites (Comitati degli italiani residenti all’estero) sono organismi elettivi che rappresentano i nostri cittadini all’estero, favorendo i rapporti con Ambasciate, Consolati e istituzioni degli Stati in cui operano. Hanno un ruolo importante, perché rappresentano le nostre comunità, promuovendone e valorizzandone gli interessi e la memoria storica. È importante quindi che la partecipazione all’elezione dei Comites sia garantita e promossa, e che vengano create le condizioni per un facile esercizio del voto. Il Ministero degli Affari esteri, invece, non trova di meglio che identificare le donne sposate o vedove anche attraverso l’indicazione del cognome del coniuge, come se non bastassero nome e cognome (oltre agli altri dati anagrafici) di ogni singola donna elettrice. Il tutto contravvenendo anche la legge 120/1999 che, a proposito di tessera elettorale, parla esclusivamente dei dati anagrafici del titolare. Ho presentato un’interrogazione al ministro Di Maio, per chiedere che venga immediatamente rimossa questa nefandezza e per sapere quali siano le motivazioni che hanno indotto il Ministero a predisporre simili schede” conclude il senatore Fazzolari.

Link all’interrogazione qui.

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