“Basta ipocrisie su un tema importante come la cittadinanza. Nella proposta avanzata nel testo unico Pd-M5S la manifestazione di volontà è dei genitori stranieri e non dei ragazzi. In ogni matrimonio salvo eccezioni bisogna avere 18 anni. Qui invece assistiamo a un matrimonio combinato dove il minore non è neppure ascoltato o considerato ma diventa uno strumento per un lasciapassare alla cittadinanza facile e alla permanenza semplice nel nostro territorio. Parafrasando il Pd che oggi ci vuole dare lezioni di libertà allora se vuoi lo Ius scholae a scuola ci devi essere andato. Nella proposta invece non si fa riferimento neanche alla scuola dell’obbligo, neppure lontanamente ai cicli scolastici. Quello che arriva in Aula e’ uno Ius soli neanche troppo mascherato e l’iniziativa ideologica sullo statuto del comune di Bologna ne è la conferma. La verità è che la sinistra non è interessata ai ragazzi e al processo di integrazione ma molto di più a creare nuovi elettori che sostituiscano quelli che non ha più”.
Lo dichiarano Emanuele Prisco e Augusta Montaruli, deputati di Fratelli d’Italia.