Iveco. Maffoni (FdI): no svendita a cinesi, governo difenda impianto strategico per Italia

“La vicenda della Iveco di Brescia è significativa della situazione industriale italiana. Lo Stato deve fare la propria parte garantendo la salvaguardia dell’impianto, della sua storia, dei lavoratori e di tutto l’indotto collegato. L’azienda può puntare, tramite adeguati investimenti, sulla riconversione dell’impianto adibendolo alla produzione dell’elettrico”.

A dirlo è il senatore di Fratelli d’Italia, Gianpietro Maffoni, sindaco di Orzinuovi nel corso del web meeting di FdI “Iveco NO Cina”.

“Lo stabilimento Iveco di Brescia è una realtà produttiva molto importante sia per Iveco sia per la città stessa, continua Maffoni. Parliamo di un sito produttivo che oggi conta più di 2000 dipendenti e copre un’area totale di 676mila metri quadrati dei quali circa 300mila coperti. Numeri che evidenziano la strategicità per la città ma soprattutto per l’intero territorio alla luce dell’indotto che genera, il che conferma ancora di più che è un dovere difendere questa azienda”.

“Fratelli d’Italia sta portando avanti questa battaglia e il dialogo positivo che si è instaurato con il mondo sindacale, come testimoniato anche dal successo del web meeting di oggi, conferma la correttezza della nostra linea politica. L’auspicio è che il governo difenda questo asset strategico per la Nazione e per il territorio bresciano, evitando di svenderlo alla concorrenza straniera” conclude il senatore Maffoni.

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