Roma, la città eterna, sembra destinata ad attendere altrettanto. Questa volta il motivo sono i 110 autobus elettrici, presentati nel dicembre 2024 con il consueto video-propaganda su TikTok da parte del sindaco. Un progetto ambizioso, con fondi PNRR, con un costo stimato di circa mezzo milione di euro per autobus (secondo la delibera ATAC), che avrebbe dovuto segnare una svolta decisiva verso sostenibilità ed efficienza. Tuttavia, al momento resta poco più di un miraggio.
Il video-denuncia di Fratelli d’Italia
In un video-denuncia pubblicato sulla pagina Instagram di Fratelli d’Italia Roma ha visto protagonisti il consigliere capitolino Stefano Erbaggi e il deputato Marco Perissa, presidente di FdI Roma Capitale, che hanno apertamente criticato i ripetuti ritardi nell’implementazione dei bus elettrici annunciati dal sindaco.
Con un tempismo quantomeno curioso, immediatamente dopo la pubblicazione del video-denuncia di FDI, il “team propaganda è tutto bellissimo” del Campidoglio ha replicato producendo un video a bordo di uno dei bus elettrici, con annessi utenti entusiasti a la “è un bel direttore” , generando inevitabilmente un déjà vu nei cittadini romani e riproponendo gli stessi autobus già annunciati il 10 dicembre precedente.
Le critiche da FdI in Campidoglio
Le dichiarazioni del sindaco non sono passate inosservate e sono state rapidamente contestate dall’opposizione di Fratelli d’Italia in Campidoglio. Il consigliere capitolino Stefano Erbaggi, senza mezzi termini, ha replicato: “Caro Gualtieri, la matematica non è un’opinione! Lei parla di 110 bus consegnati, ma in realtà in circolazione ce ne sono appena 15, già a carico dei cittadini da mesi!”. Erbaggi ha ulteriormente affondato il colpo: “Ad oggi circola solo il 3,6% dei bus elettrici totali previsti. Guarda caso, la fornitura completa arriverà proprio a ridosso delle elezioni del 2026. Coincidenza? Non credo.”
La difesa dell’assessore Patanè
Nel frattempo, l’assessore ai trasporti Eugenio Patanè, visibile in secondo piano nel video mentre scende insieme al sindaco dal “bus chiamato desiderio”, ha cercato di difendere l’operato della giunta, liquidando le critiche come “sterili polemiche” e promettendo ai romani un aumento graduale dei mezzi elettrici in circolazione.
Eppure, l’intera operazione comunicativa del Campidoglio si rivela purtroppo per quello che è, un curioso mix tra propaganda da Corea del Nord e neorealismo improvvisato, degno del famoso sketch del film “Tre uomini e una gamba”, purtroppo privo del celebre Ajeje Brazorf, a portare allegria in un tentativo goffo di nascondere l’inconsistenza dietro video patinati sempre meno credibili.
Roma chiede chiarezza e concretezza
Roma merita più chiarezza, responsabilità e soprattutto risultati tangibili. È arrivato il momento per il sindaco Gualtieri e la sua giunta di mettere da parte la propaganda e dare risposte concrete sul futuro della mobilità elettrica, e non solo, della capitale.
P.S.
Per correttezza informativa precisiamo che il post social dell’assessore Patanè ci è stato condiviso indirettamente, in quanto la pagina instagram ufficiale del Coordinamento romano di Fratelli d’Italia è stata bloccata dall’assessore del Partito “Democratico”.