La Danimarca è diventata il primo paese a sospendere il suo programma di vaccinazione contro il Covid-19 poiché la sua autorità sanitaria ha affermato che il virus era stato messo sotto controllo.
L’autorità sanitaria danese ha affermato che alti livelli di vaccinazione, un calo del numero di nuove infezioni e la stabilizzazione dei tassi di ospedalizzazione hanno contribuito alla decisione di interrompere la campagna nazionale di immunizzazione.
Il governo danese è diventato il primo paese dell’UE a rimuovere tutte le restrizioni interne legate alla pandemia il 1° febbraio, quando ha annunciato che il virus non era più considerato una minaccia critica.
Circa l’81% dei 5,8 milioni di abitanti della Danimarca è completamente vaccinato con due dosi di vaccino e un ulteriore 62% ha ricevuto un vaccino di richiamo.
Il governo non rilascerà più inviti alle vaccinazioni dopo il 15 maggio, ma i funzionari sanitari prevedono di riprendere il programma dopo l’estate.
Bravissimi, queste inoculazioni non funzionano ed indeboliscono il sistema immunitario e Pfizer lo sapeva come i documenti che sta rilasciando in seguito al Freedom Act in America rivelano. Anche l’Italia dovrebbe interrompere se volesse veramente tutelare la salute dei suoi abitanti… ricordo che la magistratura tedesca ha scritto ai parlamentari tedeschi che se imponevano l’obbligo si esponevano a denunce fondate per tentativo di omicidio doloso ed infatti in Germania l’obbligo non è passato. Le assicurazioni hanno mostrato in Germania gli enormi danni da inoculazione in termine di patologie e decessi. Come cardiologo vi riferisco del recente articolo su Nature che rivela come in Israele c’è un aumento del 40% di sindromi cardiache acute nei giovani fino a 39anni corrispondente alle dosi iniettate (3 dosi). Interrompiamo queste inoculazioni di spike proteina tossica per l’endotelio vascolare nei vasi di ogni organo ! Inoltre i dati sui piloti di linea americani hanno portato a una denuncia da parte di 600 piloti americani (che erano stati obbligati ad inocularsi) per procurato rischio ai passaggeri in quanto i casi di sindrome coronarica del pilota in volo sono aumentati in termini esponenziali negli Stati Uniti.