La destra trionfa nei Paesi Bassi con la promessa di bloccare l’immigrazione islamica

Nei Paesi Bassi, circa 13,3 milioni di elettori sono stati chiamati alle urne per scegliere i 150 parlamentari della camera bassa, la Camera dei rappresentanti. Geert Wilders, il leader con posizioni euroscettiche e critiche verso l’immigrazione islamica, ha vinto a sorpresa le elezioni politiche, secondo i primi exit poll. Il suo Partito per la Libertà (PVV) prevede di ottenere circa 35 dei 150 seggi in parlamento, più del doppio si quanti conquistati nelle elezioni del 2021.

L’alleanza Laburista-Verde guidata da Frans Timmermans, ex vicepresidente della Commissione europea, si posiziona al secondo posto, con 26 seggi, un netto aumento rispetto ai 17 attuali. Dilan Yeşilgöz, successore del primo ministro uscente Mark Rutte alla guida del centro-destra VVD, dovrebbe fermarsi a 23 seggi, subendo una perdita di 11 legislatori. Il Nuovo Contratto Sociale (NSC), fondato dal democristiano Pieter Omtzigt, conterebbe con 20 seggi. Il Movimento dei Cittadini Böers (BBB), un gruppo fondato nel 2019 per difendere gli interessi degli agricoltori olandesi, si è mostrato aperto a collaborare con il PVV. Secondo i primi exit poll questo partito, che ha vinto le elezioni provinciali dello scorso marzo, otterrà 7 seggi.

La vittoria di Wilders sarebbe storica e potrebbe segnare un cambiamento sostanziale nella direzione politica della nazione, dopo quattro mandati consecutivi di governi progressisti guidati da Rutte. L’incognita è se altri partiti si uniranno al leader di destra per formare una coalizione, altrimenti, nonostante sia il conduttore del partito di maggioranza relativa, non potrà costruirne una assoluta in parlamento.

Nell’ultimo decennio, i leader dei partiti tradizionali hanno evitato di inserire Wilders in accordi di governo. Tuttavia, nelle ultime settimane, il grande vincitore di questa elezione ha manifestato la sua disponibilità a far parte di una coalizione dopo queste elezioni, archiviando momentaneamente le sue posizioni sull’Islam a causa dell’esistenza di “priorità più urgenti” dopo il voto.

Le probabilità che Wilders diventi primo ministro sono molto esigue. Yeşilgöz aveva annunciato che non avrebbe concesso il suo sostegno al PVV nel caso in cui ottenesse il maggior numero di seggi. Inoltre anche  Pieter Omtzigt, il cui partito appena formato prevede di ottenere 20 seggi, ha escluso un’alleanza, sostenendo che le politiche “anti-Islam” vanno contro le libertà di espressione e di culto, sancite nella costituzione olandese. Allo stesso tempo, Timmermans si è mostrato fermamente contro qualsiasi forma di sostegno.

Wilders ha invitato i partiti a lavorare insieme e “superare le proprie ombre”, riconoscendo che anche  il suo PVV dovrà fare lo stesso. Sapendo che molti partiti hanno escluso condividere governi di coalizione con il PVV, Wilders ha sottolineato: “Governeremo, i cittadini olandesi si aspettano poter riappropriarsi del proprio paese e che si garantisca la riduzione dello tsunami di richiedenti asilo e di immigrazione”, rivolgendosi ai suoi entusiasti sostenitori a L’Aia.

In Europa e nel resto del mondo c’è un crescente ondata di destra. I cittadini sono stanchi delle sinistre e dell’immigrazione illegale fuori controllo. I candidati che non si sottomettono alle agende sovranazionali e propongono di aumentare l’occupazione, la qualità della vita e la sicurezza alle frontiere, stanno guadagnando forza. La grande opportunità per sconfiggere il progressismo e le sue fantasie in Europa arriverà presto, nelle prossime elezioni europee del 2024 e sarebbe fondamentale per il futuro dell’ Unione.

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Candela Sol Silva
Candela Sol Silva
Studentessa di ingegneria, giornalista e intervistatore. È stata responsabile della campagna elettorale e addetta stampa del candidato alla Camera dei Deputati di Fratelli d'Italia in Sud America, Vito De Palma, alle ultime elezioni del settembre 2022.

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