C’è un’Italia che non si rassegna alla paura, che non abbassa lo sguardo di fronte alla violenza, e che rivendica il diritto sacrosanto di difendersi. È l’Italia raccontata da Domenico Scarcella, 87 anni, maresciallo maggiore aiutante della Guardia di Finanza, nel libro “La difesa è sempre legittima”.
La sua non è la voce di un intellettuale, né la penna di uno scrittore professionista: è la voce di un uomo che ha servito lo Stato per tutta la vita e che, nella notte più difficile, ha dovuto difendere la propria casa, la propria moglie e sé stesso da due rapinatori armati.
Dal servizio alla prova più dura
Scarcella racconta la sua carriera nella Guardia di Finanza, le indagini sul traffico di droga negli anni Settanta, i riconoscimenti ricevuti e i valori trasmessi dall’uniforme. Ma il cuore del libro è l’aggressione subita nel 2024: due uomini penetrati in casa sua, la violenza improvvisa, il letto rovesciato, la paura negli occhi della moglie. Un attimo, e il maresciallo reagisce con l’arma di ordinanza. Non per scelta, non per vendetta, ma per sopravvivere.
“Non ho mai dubitato dell’esito dell’inchiesta, perché sapevo di aver agito per legittima difesa”, scrive con semplicità.
La voce della gente comune
Il libro diventa così un atto d’accusa verso un sistema che troppo spesso mette sul banco degli imputati le vittime, lasciando invece campo libero ai criminali. Scarcella dà voce a milioni di italiani – soprattutto anziani – che ogni giorno vivono con la paura di non essere più sicuri nemmeno dentro le proprie mura domestiche. E denuncia la distanza tra le chiacchiere delle aule parlamentari e la realtà delle periferie, dei paesi, delle città dove i ladri non hanno più timore di nulla.
Una riflessione civile
“La difesa è sempre legittima” non è un trattato giuridico. È una riflessione civile, quasi un diario pubblico. È la storia di un uomo che a 87 anni rivendica con orgoglio la dignità di non essersi piegato, di non essere stato vittima inerme. Nelle sue pagine c’è il senso profondo di una battaglia culturale: restituire agli italiani il diritto di sentirsi protetti, non abbandonati.
Perché leggerlo
Chi cerca letteratura raffinata non troverà qui ciò che desidera. Ma chi vuole capire cosa significhi davvero la parola “sicurezza”, la troverà. La scrittura di Scarcella è diretta, semplice, quasi brusca: proprio per questo sincera. Il valore del libro sta nella sua autenticità. È il grido di un patriota che non accetta la resa.
In tempi in cui si discute se la legittima difesa sia un diritto o un reato mascherato, la testimonianza di Domenico Scarcella risuona come un monito: lo Stato deve proteggere i cittadini, non i delinquenti. E se non lo fa, ogni cittadino ha il diritto – e il dovere – di difendere sé stesso e i propri cari.
Perché, come ci ricorda il titolo, la difesa è sempre legittima.