Il gruppo di intervento speciale (Gis) dei Carabinieri ha fatto irruzione e arrestato, in un edificio di Foggia, il super latitante Leonardo Gesualdo, esponente di spicco della batteria Moretti-Pellegrino-Lanza. Il 39enne è stato localizzato nei giorni scorsi dopo una serie di indagini del comando provinciale dell’Arma sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Bari, guidata dal procuratore Roberto Rossi.
Chi è Gesualdo
Gesualdo, noto come il “vavoso”, è stato accusato dell’omicidio di Claudio Soccio, ucciso il 14 aprile 2011 in via Lucera a Foggia. Per gli investigatori è un elemento di spicco del gruppo mafioso “Società foggiana” ed era ricercato dal 2020 dopo essere riuscito a sfuggire al blitz Decima bis. Specializzato in estorsione e traffico di stupefacenti, è stato condannato a 12 anni per associazione mafiosa e inserito nella lista dei latitanti più pericolosi. L’uomo non ha opposto resistenza all’arresto, nonostante avesse una pistola con matricola abrasa, caricatore inserito e sei colpi.
Colosimo: “Nessun latitante sarà mai al sicuro”
“La cattura di Leonardo Gesualdo, esponente di spicco della mafia foggiana, è la dimostrazione che nessun latitante sarà mai al sicuro – afferma con soddisfazione Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare antimafia -. Un ringraziamento particolare va agli inquirenti della DDA di Bari e al GIS dell’Arma dei Carabinieri, che hanno permesso di raggiungere questo brillante risultato assicurando alla giustizia uno dei latitanti più pericolosi in circolazione. Lo Stato ha dimostrato ancora una volta tutta la sua forza”, sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia.