“La Grande Guerra infinita”, il nuovo programma triennale 2023-25

E’ stato approvato oggi all’unanimità dal Consiglio regionale il Programma triennale 2023-2025 degli interventi avviati in occasione del Centenario della Grande Guerra in Veneto, che proseguiranno quindi nei prossimi anni con l’intento di dare continuità alla memoria dei luoghi e degli eventi che hanno caratterizzato quella che viene definita la “Grande Guerra infinita”.
“Comprenderne le dinamiche significa prendere atto delle trasformazioni irreversibili che hanno attraversato tutto il Novecento fino ad oggi, e che concorrono a creare una coscienza civica collettiva, informata sui valori della pace e della giustizia, della tolleranza e dell’ascolto”, dichiara il presidente del gruppo consiliare regionale Enoch Soranzo, che continua, “valori, quest’ultimi, da trasmettere alle nuove generazioni attraverso un percorso culturale che le renda pienamente consapevoli e responsabili.” Con questo programma verranno avviate una serie di manifestazioni, studi, eventi, attività scientifiche e didattiche che si avvarranno della collaborazione con il MEVE (Memoriale Veneto Grande Guerra) di Montebelluna, punto di coordinamento e aggregazione di tutte le iniziative promosse da istituzioni pubbliche e private. La Giunta Regionale ha infatti sottoscritto con il Comune di Montebelluna, titolare del MEVE, uno specifico protocollo d’intesa, per predisporre un piano triennale, articolato in piani annuali, e istituito una Cabina di regia di cui faranno parte gli assessori alla Cultura e Turismo regionali, due rappresentanti della Commissione Consiliare competente, uno storico del Novecento, un rappresentante del CISET e i rappresentati dei Ministeri coinvolti (Ministero dell’Istruzione, della Difesa, della Cultura). “Si tratta”, aggiunge Soranzo, “di un organo che ha il compito di esprimere indirizzi per la predisposizione del programma triennale che abbraccerà temi di grande respiro, dalla Grande Guerra ai conflitti del Novecento, l’impulso conferito alla globalizzazione dalla mobilitazione totale, il dominio della tecnica, i contraccolpi sulle dinamiche politiche delle società di massa fra democrazia e totalitarismi, la sofferta formazione della coscienza nazionale italiana, l’urgenza di pervenire alla formazione di una federazione europea che superi i limiti attuali dell’Unione Europea. E ancora, la custodia dei luoghi della memoria bellica europea, resi sacri dal sacrificio di troppe vite, sia della Prima che della Seconda guerra mondiale, lo sviluppo del turismo culturale, la produzione artistico‐culturale volta a divulgare la memoria della Grande Guerra e a stimolare la coscienza critica circa l’evento bellico e le sue conseguenze sulla contemporaneità, temi che verranno sviluppati attraverso un sistema integrato di promozione dei luoghi, dalla rete delle città al fronte, a quella dei musei, ai siti fortificati, per mantenere vivi i luoghi coinvolgendo le comunità e attivando un’occasione permanente di sviluppo dei flussi turistici.”

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