La lettera. Orbàn: lascio il PPE per difendere la democrazia.

Pubblichiamo la traduzione integrale della lettera che il Premier Ungherese, Viktor Orbàn ha indirizzato al Presidente del Partito Popolare Europeo per rappresentare le motivazioni per le quali il partito Fidesz, di cui è il leader, ha deciso di lasciare il PPE.

Al Signor Manfred Weber,

Presidente del Gruppo del Partito Popolare Europeo al Parlamento Europeo

 

Budapest, 28 febbraio 2021

Gentile Signor Presidente,

il Partito Popolare Europeo ha dovuto affrontare una crisi di leadership e di direzione politica. Noi raccomandiamo di ritornare alla eredità di Martens. Wilfred Martens ha unificato, con successo, i partiti di centro destra e di destra con diverse radici e di diversi contesti geografici. Egli ha creato una alleanza tra i Cristiani Democratici tradizionali, continentali e i conservatori del nord ed è riuscito ad incorporare i partiti cristiani, di destra, con un orientamento patriottico degli ex Paesi comunisti all’interno del PPE con una forte politica di allargamento.

Nei passati due anni ci sono state fatte promesse di avviare nel Partito approfondite discussioni interne sulle nostre visioni per il futuro. Nella mia lettera indirizzata a Lei il 6 dicembre dello scorso anno, ho avanzato una proposta per adottare una nuova forma di cooperazione all’interno del Gruppo, simile al precedente modello Partito Popolare Europeo-Democratici Europei. Queste promesse non sono state mantenute, né la mia lettera ha ricevuto risposta.

Invece, la revisione del regolamento interno è stata messa sul tavolo, redatta a velocità da record, tesa a facilitare l’esclusione, o laddove per essa non si ottenesse la maggioranza richiesta, a creare la sospensione frettolosamente definita e legalmente discutibile dal Gruppo PPE dei nostri eurodeputati eletti. Il messaggio è chiaro e debitamente annotato. Se Fidesz non è benevenuto, non ci sentiamo obbligati a rimanere nel gruppo.

Mi lasci sottolineare tre preoccupazioni relative alla situazione attuale.

1. La pandemia da coronavirus ha mietuto le vite di centinaia di migliaia di europei nell’anno passato. La terza andata ha appena colpito i nostri Paesi, causando una terribile perdita di vite e causando un danno senza precedenti alle nostre economie. In ogni Paese, stiamo combattendo una lotta per la vita e la morte giorno e notte. Questi tempi richiedono cooperazione, sforzi congiunti, tolleranza e pazienza. È molto più che difficile comprendere ed accettare la revisione di regole esistenti da lungo tempo sul funzionamento del Gruppo PPE con urgenza. 2. La nostra definizione di legalità non può accettare regole retroattive e sanzioni, che le nuove previsioni mirano chiaramente ad introdurre. Questi emendamenti sono stati fatti su misura per sanzionare gli eurodeputati di Fidesz. Poiché non avete avuto voti sufficienti per punirci, ora state cercando di cambiare le regole ed applicarle ad una procedura in corso.

  1. Come Presidente di Fidesz, è un mio obbligo garantire la piena rappresentatività dei nostri elettori. Perciò, non posso accettare un limite ai diritti dei nostri eurodeputati ad adempiere ai loro obblighi. Questo sarebbe profondamente antidemocratico.

Gli eurodeputati di Fidesz sono stati eletti con il supporto di più di 1.8 milioni di elettori ungheresi e con più del 52% dei voti totali. In proporzione, essi rappresentano la più forte delegazione del PPE. Metterli da una parte significa ignorare la decisione democratica di quasi due milioni di cittadini ungheresi ed un ulteriore indebolimento della nostra famiglia politica.

La voglio informare, Signor Presidente, che se le previsioni accettate all’incontro della Presidenza e dei Capi delle delegazioni nazionali del 26 febbraio saranno messe in votazione ed adottate, Fidesz lascerà il Gruppo.

 

Cordiali saluti,

Viktor Orban.

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La Redazione de La Voce del Patriota

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