Dal Senato è arrivato l’ok, pochi minuti fa, al disegno di legge contro la “Gestazione per altri” anche se compiuta all’estero da cittadini italiani. Una battaglia portata avanti da Fratelli d’Italia per mettere fine a mercimonio che svilisce il la figura della donna e svende vite umane, i neonati, vittime inconsapevoli di un commercio che nei Paesi civili non può essere accettato. Il provvedimento, che vede come prima firmataria il deputato di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi, ha ottenuto il sì del Senato grazie a 84 voti a favore della maggioranza. I voti contrari sono stati 58, zero le astensioni. Diventa così legge, grazie all’approvazione della Camera arrivata il 26 luglio 2023. Come detto, una battaglia a lungo portata avanti da Fratelli d’Italia, che ha inserito questa battaglia tra le sue priorità. Festeggia il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità che, interpellata dall’Ansa, ha lanciato un chiaro messaggio contro chi, invece, continua a difendere la pratica: “Chi si trincera dietro la retorica dei ‘diritti’ per giustificare la pratica dell’utero in affitto – ha dichiarato – dovrebbe chiedersi perché invece ci sia una rete mondiale del femminismo che sostiene l’iniziativa dell’Italia e considera il nostro Paese un esempio da seguire dappertutto. Oggi con il voto del Parlamento italiano i diritti non sono stati negati, ma al contrario sono stati riaffermati e resi finalmente effettivi”.
FdI: “I bambini non si comprano”
Soddisfatti anche i membri di Fratelli d’Italia: la senatrice Cinzia Pellegrino ha spiegato che “rendere la GPA un reato è un provvedimento cruciale per la nostra Italia e un passo importante a livello globale nella salvaguardia della dignità umana e nel riconoscimento dei diritti delle donne, che non possono essere ridotte a meri strumenti di produzione. Con questo voto – ha aggiunto – intendiamo riaffermare valori fondamentali di civiltà, buon senso e umanità, e vogliamo tutelare i bambini, che non devono essere considerati oggetti da scambiare per soddisfare i capricci ideologici di chi desidera figli a ogni costo”. Forte il commento della prima firmataria Varchi: per l’onorevole, con il voto del Senato “è stata messa la parola fine a una barbarie che sfruttava le donne più vulnerabili e mercificava i bambini”. In questo contesto, “l’approvazione di questa legge, segna un punto importante, in una battaglia di libertà per le donne e di civiltà per la società civile. I bambini non si comprano, non tutti i desideri possono diventare diritti”. Il commento del partito sui social, che rivendica la battaglia pluriennale: “Grazie all’impegno di Fratelli d’Italia, anche il Senato approva il disegno di legge che rende l’ignobile pratica dell’utero in affitto reato universale, cioè perseguibile anche se commesso all’estero. Mai più mercificazione del corpo femminile, ma difesa della vita e dignità dei più fragili”.