La statua della Madonna in questione non dà fastidio a nessuno, eppure già in passato era stata recintata per evitare gli atti vandalici. Ora mi sembra assurdo che il dibattito sul posizionamento di quella statua abbia assunto toni così accesi. Non è bastata la provocazione ai limiti della blasfemia a cui abbiamo assistito negli spettacoli televisivi di questi giorni, ora qualcuno si sente legittimato a offendere i nostri simboli religiosi in questo modo aberrante persino all’uscita di una messa. Questo è vilipendio della nostra religione ed è comunicazione violenta. E mi chiedo anche a livello simbolico come si possa definirsi per i diritti delle donne e poi avere l’ossessione di rappresentarle sistematicamente tramite una vagina. Sempre eleganti e contro l’odio queste “femministe”, vero? Mi fa specie che Repubblica abbia dato notizia del fatto specificando, non si sa in base a cosa, che il parroco in questione sarebbe “omofobo”. Come a dire che in qualche modo se la sarebbe andata a cercare. Che tristezza che la questione femminile o dell’inclusione delle minoranze sia portata avanti in questo modo becero e in costante contrapposizione alla Chiesa. Ci sono persone che proclamano a parole amore, diritti e lotta all’odio, ma che il rispetto non l’hanno mai imparato.