La questione morale del PD in Campania.

In Campania esiste una questione morale che riguarda il Partito Democratico e questo non lo dice qualche pericoloso sovranista o qualche populista in vena di polemiche, lo dicono tanti uomini e donne che a quel partito hanno creduto e che oggi sono delusi dallo spettacolo offerto.

Una situazione che ha spinto, infatti, diverse personalità della sinistra a indirizzare al segretario dem, Enrico Letta, una lettera nella quale, a proposito di De Luca si afferma: «Da anni il Pd si volta dall’altra parte. Tra decadenze, indagini, abusi d’ufficio, prescrizioni, condannati a capo della sua segreteria, alleanze opache, questa carriera spericolata ha trovato nel partito un salvacondotto che gli ha consentito la “superfetazione” di un potere che dipende dall’ossessiva rappresentazione di sé stesso».

Siamo ben lontani da quando nel 1980, per ironia della sorte proprio a Salerno, Enrico Berlinguer ad una riunione straordinaria della direzione dell’allora PCI, iniziò a parlare dell’assoluta importanza della questione morale che divenne predominante anche rispetto alla questione sociale.

Oggi assistiamo allo sviluppo ed al consolidarsi del «sistema Salerno», così come i pm l’hanno battezzato in una recente inchiesta, su scala regionale che nel migliore dei casi si è manifestato attraverso l’utilizzo dei finanziamenti regionali ed europei per tenere legati a sindaci ed amministratori locali.

Siamo passati dalle famose “fritture di pesce” che Franco Alfieri, allora sindaco di Agropoli, avrebbe dovuto offrire per convincere i cittadini ad andare a votare per il sì al referendum costituzionale del 2016, a Nello Mastursi, allora capo della segreteria del governatore della Regione Campania, costretto alle dimissioni per una inchiesta che poi lo vedrà condannato ad un anno e sei mesi di reclusione nel 2017, che però tornerà nel 2020 a capo della segreteria di De Luca.

Qualche voce isolata sollevò perplessità etiche e politiche per questa nomina, qualche altro si chiese del perché De Luca accettò le dimissioni di Mastursi in base a un semplice avviso di reato per poi riassumerlo da condannato in primo grado, ma nulla fece desistere dai suoi propositi il governatore che anche in questo caso ha mostrato una enorme disinvoltura istituzionale.

Riprendendo la questione morale, il Partito Democratico introdusse il cosiddetto “codice etico” nel suo statuto, nel quale si impegnavano gli iscritti al rispetto delle leggi e a non abusare «della loro autorità o carica istituzionale per trarne privilegi» e al rifiuto di «una gestione oligarchica o clientelare del potere, le logiche di scambio o le pressioni indebite».

Ogni giorno, però, in particolare in Campania scopriamo che non è così basti pensare a quanto accaduto a Torre Annunziata, con il comune sciolto per condizionamenti mafiosi, alla inchiesta sugli appalti per il Rione Terra di Pozzuoli dove è rimasto coinvolto un uomo vicino a Letta come, Nicola Oddati, sorpreso con 14mila euro in contanti nello zaino di cui non avrebbe saputo spiegare la provenienza e che, nonostante le gravi accuse, continua a mantenere il suo posto da dirigente della Regione senza che nessuno se ne scandalizzi.

Nella stessa inchiesta risulta indagato anche il sindaco uscente della meravigliosa città flegrea, Vincenzo Figliolia, che durante le indagini viene filmato, con delle telecamere nascoste, mentre nella sua stanza al comune cedeva buoni spesa ad una donna – secondo l’accusa – in cambio di rapporti sessuali.

E poi gli scandali della Scabec, dei Covid Hospital, o come a Salerno dove le cose non vanno meglio e un’altra inchiesta ancora in corso cerca di mettere in luce i rapporti tra l’amministrazione comunale ed il ras delle cooperative Emanuele Zoccola.

«Salerno è ormai feudo della famiglia. – sono sempre gli iscritti che si sono rivolti a Letta a parlare – Un sistema “militare” di controllo, appalti & clientele attorno al quale si è coagulato un blocco di potere che distribuisce posti, privilegi e occasioni di arricchimento. Dietro le firme delle archistar emergerebbero connessioni tra magistratura, imprenditori edili, avvocati, giornali; dietro le cooperative sociali ricatti e scambi tra lavoro e voti con indagini che hanno coinvolto De Luca, il sindaco di Salerno, fino al Consiglio regionale».

In conclusione, possiamo affermare che in generale la presunta superiorità morale della sinistra non esiste e che in particolare in Campania esiste una vera e propria emergenza che coinvolge il PD sulla quale Letta non può continuare a fare finta di non vedere.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Luigi Rispoli
Luigi Rispoli
Giornalista pubblicista, organizzatore del Premio Masaniello – Napoletani Protagonisti, fondò insieme al poeta Salvatore Barone il gruppo musicale Vento del Sud, è stato componente della Giunta Esecutiva Nazionale del Centro Sportivo Fiamma ed ha fatto parte del Comitato Regionale del CONI per l'organizzazione dei Giochi Studenteschi, è direttore editoriale di Questanapoli, periodico a distribuzione gratuita.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leggi anche

Articoli correlati