Questo 2021 inizia con i fuochi d’artificio per la Repubblica, che dopo la perla del primo gennaio, con Mussolini che nel 1946 (quando era già morto) avrebbe, a dire dello storico quotidiano, indicato l’inno a Roma di Puccini quale inno del Movimento Sociale, ieri, ad un solo giorno di distanza ne produce un’altra titolatissima.
La cantonata spaziale proviene infatti niente meno che dai due apici del giornale: il direttore Molinari e il fondatore ed ex storico direttore Eugenio Scalfari.
Molinari intervista Scalfari nel suo salotto e tra analisi e amarcord arriva la domanda “cosa ricordi del rapimento di via Fani?”
Scalfari risponde “Poco prima del giorno in cui fu rapito, Moro mi aveva invitato nel suo studio spiegandomi il programma del nuovo governo che stava per nascere con il voto della sinistra … Berlinguer era morto e Moro al momento non voleva il PCI al governo ma nella maggioranza parlamentare”.
E però … Berlinguer morì ben sei anni dopo il rapimento e poi l’omicidio di Aldo Moro, nel 1984 … Inspiegabile il riferimento, forse dato da una sovrapposizione temporale che nel discorrere si può verificare, ma è veramente incredibile che una tale panzana sia stata pubblicata.
Nell’edizione cartacea di stamane, nella sezione cultura, l’errata corrige dell’articolo con le scuse rivolte ai lettori.
Certo che a La Repubblica con la storia e le date non e va bene una e ci si chiede se le nebbie che evidentemente per loro avvolgono il passato, non abbiano riflessi nefasti anche sull’interpretazione del presente.