Il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa e’ stato eletto presidente del Senato. E’ stato raggiunto in Aula a palazzo Madama il quorum previsto di 104 voti e La Russa è stato eletto con 116 voti. La Russa è stato il ministro della difesa nel governo Berlusconi IV dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011.
Nel dicembre del 2012 ha fondato il partito Fratelli d’Italia insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Dal 28 marzo 2018 al 12 ottobre 2022 è stato vicepresidente del Senato della Repubblica.
L’elezione è stata salutata con un lungo applauso dell’emiciclo.
La soddisfazione di Giorgia Meloni
“Congratulazioni al neo presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Siamo orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell’Italia e che ha sempre anteposto l’interesse nazionale a qualunque cosa. Per Fratelli d’Italia Ignazio è punto di riferimento insostituibile, un amico, un fratello, un esempio per generazioni di militanti e dirigenti. È un politico dall’intelligenza rara e dalla tenacia altrettanto introvabile. Un uomo orgoglioso della sua identità politica ma che ha sempre saputo mettere il senso delle Istituzioni al servizio di tutti gli incarichi che ha ricoperto nella sua carriera. E che siamo certi farà altrettanto bene, con autorevolezza, competenza e imparzialità, alla Presidenza del Senato. Grazie a tutti coloro che, con senso di responsabilità e in un momento nel quale l’Italia chiede risposte immediate, hanno consentito di far eleggere già alla prima votazione la seconda carica dello Stato. Continueremo a procedere spediti”.
Così, in una nota, Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia.
Congratulazioni sincere, ho sempre apprezzato La Russa. Spero che si impegnerà per fare rispettare la Costituzione Italiana garantendo la libertà dei cittadini prima di ogni cosa. Non c’è salute senza libertà, non c’è sicurezza senza libertà, non c’è scienza senza libertà. Abolire gli obblighi vaccinali per i medici, cardiologi come me o altre specialità, sanitari e altri lavoratori sospesi, ORA e non il 31 dicembre è fondamentale, anche alla luce delle audizioni al Parlamento Europeo della direttrice commerciale di Pfizer Small, che ammette con una risata che correvano per proporre un prodotto e non hanno valutato la trasmissione del contagio, la quale ora si sa benissimo non essere impedita dal prodotto stesso. La sanità funziona quando tutti gli abilitati all’esercizio della professione possono esercitare. Il dubbio è al cuore della scienza, non il dogma che è tipico delle sette.