La Sapienza, AU Roma: intollerabili centri sociali all’interno delle università

Azione Universitaria ha sempre sostenuto e difeso il confronto tra diverse idee, soprattutto in relazione alle associazioni presenti negli atenei. L’azione che queste svolgono è necessaria e fondamentale per la crescita e la formazione di uno studente universitario perché ne beneficia lui e tutta la società.
All’interno delle università abbiamo quindi sempre rispettato il pluralismo e non ci siamo mai sottratti al confronto mostrando sempre attenzione e rispetto verso chi ha un’altra linea di pensiero e nonostante questo nostro comportamento spesso non venga ricambiato.

Quello che invece ci risulta veramente difficile da comprendere e tollerare è la presenza, nelle nostre università, di aule autogestite. All’interno di queste svolgono la loro attività gruppi di sedicenti studenti caratterizzati da una visione politica unidirezionale. Per dialogare con questi soggetti si è costretti a uniformarsi ai loro “usi e costumi” perché altrimenti c’è sempre il rischio di essere tacciati di “fascismo”, “razzismo”, “populismo” o addirittura si rischia di essere allontanati fisicamente da spazi comuni dell’università.
Non possiamo quindi più tollerare, come studenti universitari, la presenza di veri e propri centri sociali all’interno delle università, vista anche la mancanza di aule per svolgere attività didattica. Molti atenei pur di non “scomodate” questi occupanti preferiscono aggiungere una voce a bilancio per l’affitto di spazi esterni perché impossibilitati a utilizzare i propri.

Oltre a questo, diventa veramente inaccettabile che all’interno di queste aule siano presenti scritte inneggianti all’odio sociale e messaggi indirizzati contro le nostre forze dell’ordine.
L’università è un luogo di formazione e tale deve rimanere. Non possiamo più accettare che un ateneo storico come La Sapienza di Roma, balzi sempre agli onori della cronaca solo per le intemperanze di alcuni studenti.
È quindi nostro dovere come studenti, chiedere spiegazioni e non tacere su queste zone franche all’interno dell’università!

Lo dichiara in una nota, Daniele Mioni – Presidente Azione Universitaria Roma.

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