Palazzo del Sant’Uffizio, terrazza del braccio di Carlo Magno, ore 18.07 di giovedì 8 maggio: è fumata bianca. Il boato dei fedeli in Piazza San Pietro, le campane che risuonano, le persone che si abbracciano e piangono: “Lo Spirito Santo ha deciso”. Come “La Voce del Patriota” abbiamo potuto assistere ad un momento storico a pochi passi da dove si è deciso il futuro prossimo della chiesa cattolica, ma ripercorriamo con ordine la giornata.
La mattina con la fumata nera
Già dal mattino, nella sala stampa della Santa Sede situata in via dell’Ospedale, il clima è di grande attesa e speranza, le voci che circolano vanno tutte nella stessa direzione: il nuovo Pontefice sarà eletto in serata. Incontriamo persone provenienti da tutto il mondo, l’Ufficio stampa del Vaticano ci riferisce che i giornalisti accreditati superano i 6000 e provengono da oltre 90 paesi. Oltre ai giornalisti ci sono i fedeli, i don e le suore che ripetono all’unisono: “Il Papa verrà deciso dallo Spirito Santo, non rincorrete le voci”. Le voci però girano e si fanno insistenti: se oggi ci sarà la fumata bianca il Pontefice sarà uno dei favoriti della vigilia, ossia Parolin, Pizzaballa o Tagle. I vaticanisti sono convinti che vincerà uno dei tre, probabilmente il cardinale Pietro Parolin, con l’aiuto dei voti di Tagle che convincerà i suoi a votare per l’italiano. Gli addetti del Vaticano però ripetono: “Sono tutte illazioni, nessuno sa nulla”. In tarda mattina arriva la seconda fumata nera, la sala stampa impazzisce di curiosità e c’è subito la prima sorpresa: dopo la prima fumata arriva una fumata bianca, tutti si chiedono cosa stia succedendo… In realtà non è successo nulla, lo scrutinio è andato a vuoto, ma è bastato poco per scatenare la curiosità. In Città del Vaticano i giornalisti esperti di queste dinamiche affermano che il vero conclave inizia ora, il pranzo dei cardinali è fatto per tessere alleanze e procacciarsi voti. Per un paio d’ore tutto tace, nel frattempo la Piazza inizia a riempirsi, stanno arrivando un sacco di fedeli speranzosi di assistere alla fumata bianca. Arriva un’altra voce: il cardinale Aveline è in netta ascesa. Tanto basta per radunare un folto gruppo di francesi accompagnati dalla bandiera.
Nel pomeriggio si rincorrono le voci
Nel pomeriggio le voci della mattinata però non cambiano, Parolin è ancora favorito ma tutti ripetono la stessa frase: “Chi entra Papa in conclave esce cardinale”. Il filippino Tagle inizia a defilarsi, Parolin è sempre più favorito ma il mantra rimane lo stesso: “Deciderà lo Spirito Santo, non seguite le voci”. Sempre le voci che danno per certa la fumata bianca al quarto o quinto scrutinio. Mi dirigo allora al Palazzo del Sant’Uffizio per avvicinarmi al balcone dove uscirà il Papa, 96 scalini per arrivare sulla terrazza, c’è chi dice siano 92 e chi dice siano 94 (misteri della fede). La vista è abbacinante, si vede Piazza San Pietro e si percepisce che qualcosa oggi accadrà, tutto è pronto per il quarto scrutinio. Intervisto Padre Giovanni Caramillo, sacerdote di Guadalajara che si dice fiducioso per la fumata bianca, il clima è positivo, i cardinali stanno scegliendo il nuovo Papa ma anche lui ripete la frase che ci accompagna da tutto il giorno: “Preghiamo perchè lo Spirito Santo doni un buon pastore, secondo il cuore di Dio”.
Ecco la fumata bianca
Ormai sono le 18, anche il quarto scrutinio è andato a vuoto visto che non c’è stata alcuna fumata, “il quinto sarà quello buono, faremo nottata” la frase ripetuta dai giornalisti, ma ecco la sorpresa: alle 18.07 arriva la fumata bianca, seguita da un boato incredibile. Tutti i presenti si lasciano andare, sulla terrazza e in piazza le persone si abbracciano e piangono: “Ce l’abbiamo fatta, stiamo assistendo alla storia”. Le campane suonano, la piazza si fa gremita, le persone corrono per arrivare il più vicino possibile al balcone della Loggia Centrale. C’è anche chi balla, chi prega e chi chiama i familiari in lacrime. L’emozione è incredibile, anche i giornalisti più navigati hanno la voce tremolante. La cosa particolare è l’assenza improvvisa di internet, i cellulari vanno in down, fatto che ha reso il momento ancora più partecipato e condiviso. Una volta ricomposti la domanda è solo una: chi avranno scelto? Con il Vaticano isolato dal mondo esterno tutte le congetture si fanno probabili, da Parolin a Pizzaballa, ritorna in gioco Tagle, ma c’è anche Aveline in corsa, senza dimenticare Zuppi. Nessuno però fa il nome giusto: Robert Francis Prevost.
Habemus Papam: Leone XIV
Dopo circa un’ora il cardinale Mamberti raggiunge la Loggia delle Benedizioni e pronuncia la formula “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!”. Il nuovo Papa è proprio l’americano Prevost, si affaccia per il suo primo discorso, davanti ad una folla di oltre 150mila persone, accorse in fretta e furia solo per lui, Leone XIV (il nome scelto) saluta i fedeli e si commuove: “La Pace sia con tutti voi”. È appena diventato la guida spirituale per i cristiani di tutto il mondo. Pronuncia il suo discorso, nel mentre i vaticanisti esperti sono sconvolti perchè nessuno si aspettava Prevost, una sorpresa imprevista e imprevedibile: “Dovremo riascoltare il discorso per capirlo meglio, ora siamo sotto shock”.
“Lo Spirito Santo ha vinto”
Finita la benedizione “Urbi et Orbi” del Santo Padre scendo in Piazza San Pietro per raccogliere testimonianze. Una frase accomuna la suora cinese al padre congolese, la suora nigeriana al padre peruviano, i fedeli di tutto il mondo alla suora italiana: “È una sorpresa incredibile, nessuno se lo aspettava. Vuol dire che è stato scelto dall’alto, lo Spirito Santo ha vinto!”. Secondo loro sarà un grande Papa, vicino alla gente comune e amato perchè non è stato scelto da trame di potere ma direttamente da “Nostro Signore”, visto che è il primo Papa americano e agostiniano. Dalla mattina presto alla sera tardi sono stato accompagnato da due parole: “Spirito Santo”. Al mattino “il Pontefice è scelto dallo Spirito Santo”, al pomeriggio “non credere alle voci tanto c’è la mano dello Spirito Santo”, alla sera “ha vinto lo Spirito Santo”. Insomma una giornata all’insegna dello Spirito Santo, storica e indimenticabile, dove centinaia di migliaia di persone sono diventate, tutto a un tratto, fratelli e sorelle, con il mondo a guardare.
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