Ciò che Conte “dimentica” sul reddito di cittadinanza…

Il M5S insiste con la propria campagna di disinformazione. Fazzolari: “Conte dovrebbe sapere quali sono le modifiche sul reddito di cittadinanza”.

È stata inaugurata a Napoli, nei giorni scorsi, una nuova campagna di proteste a marchio pentastellato contro l’abolizione del reddito di cittadinanza. In diretta su La7, Giuseppe Conte è infatti apparso tra la folla in compagnia di una donna: madre di 5 figli e percettrice del reddito di cittadinanza, sostiene di non aver mai rifiutato un’offerta di lavoro e appare vistosamente turbata per le preoccupanti parole che il leader grillino pronuncia (tra cui spocchiose sfide dirette al presidente Meloni). La signora, vittima inconsapevole dell’inganno pentastellato, andrebbe tuttavia tranquillizza, poiché, a differenza di ciò che va spiattellando Conte, nessuna abolizione del reddito è prevista in merito al suo caso. Giovanbattista Fazzolari, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha infatti tenuto a precisare che il reddito di cittadinanza “cambia solamente per i soggetti tra i 18 e i 59 anni, senza figli minori a carico e occupabili”.

Com’è stato spiegato in conferenza stampa dal presidente Meloni, il reddito di cittadinanza risulterà abolito per gli occupabili, mentre si continuerà a tutelare disabili, anziani, famiglie con minori a carico e donne in gravidanza, in modo tale da eliminare l’ingiusta equiparazione tra chi può lavorare e chi invece non può, creando così, attraverso l’impiego, i presupposti per superare la condizione di anonima staticità imposta dal reddito stesso. Il 2023 risulterà come un “periodo transitorio”, nei cui otto mesi iniziali il reddito sarà comunque garantito a tutti. La manovra, secondo il Sole 24 Ore, farà risparmiare alle casse dello Stato 734 milioni di euro.

“Il soggetto -spiega Fazzolari- che continua a prendere il reddito di cittadinanza è il minore a carico”: in ogni caso, compreso quello della signora preso da esempio dal leader grillino, la presenza di un minore è garanzia di percezione del reddito. È dunque palese che i tentativi con cui Giuseppe Conte cerca di inquietare gli animi dei suoi sostenitori sono totalmente fuorvianti, fasulli e altro non fanno che, mediante una studiata disinformazione, creare inutili allarmismi e fomentare odio. Il finto impegno per i più deboli è in realtà sfruttamento degli stessi.

“Uno può non essere d’accordo su come abbiamo modificato il reddito, basta che lo contesti per come lo abbiamo modificato” aggiunge ancora Fazzolari: è legittimo essere in disaccordo, ed è giusto e costruttivo confrontarsi su grandi temi come questo, purché lo si faccia al netto di considerazioni puramente propagandistiche e visioni deliberatamente distorte della realtà. Un tale comportamento dalle forze di opposizione corrobora il già difficile periodo caratterizzato da disordini e tanti spiacevoli episodi di minacce verso diversi esponenti della nuova maggioranza: “Conte dovrebbe sapere come funziona il reddito di cittadinanza e quali sono le modifiche. Se si raccontano le cose in modo distorto, le cose si complicano” conclude il sottosegretario Fazzolari.

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