“Tredici anni da quella terribile notte nella quale in un attimo furono distrutte l’Aquila, insieme a decine di Comuni e frazioni dell’Abruzzo, e rimasero uccise 309 persone. Da allora, il processo di ricostruzione pur andato avanti si è dovuto confrontare con altri terremoti che hanno seminato vittime e distruzione. Gli amministratori locali Pierluigi Biondi, sindaco de L’Aquila e Marco Marsilio, governatore della Regione Abruzzo, hanno svolto un lavoro encomiabile ma ancora farraginosità e lungaggini ministeriali e commissariali lasciano il lavoro da completare.
Nulla è cambiato sul fronte della prevenzione. L’Italia è una nazione ad altissimo rischio sismico, ma continuiamo a intervenire solo nelle fasi dell’emergenza. E allora, al dolore di queste ricorrenze si aggiunge l’indignazione per gli impegni mancati. Non si può rincorrere il dolore legato a un destino sismico ampiamente conosciuto che colpisce ciclicamente tutte le zone urbanizzate della catena appenninica, cerniera nello scontro tra la faglia africana e quella euroasiatica. La prevenzione può salvare migliaia di vite umane”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.