L’esponente del partito di Giorgia Meloni: «Anche in occasione della discussione del “Decreto Scuola” il ministro non era presente in Aula, alla Camera. Un comportamento inaccettabile: Regioni, scuole, insegnanti, famiglie e studenti attendono risposte. Se non è in grado di darne, ne prenda atto e vada a casa».
E’ su tutte le furie l’assessore regionale all’Istruzione della Regione Piemonte, Elena Chiorino, di Fratelli d’Italia, dopo aver appreso dell’assenza, in Parlamento, del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, proprio mentre si stava discutendo il «Decreto Scuola».
«Si tratta – spiega l’esponente biellese di FdI – di un’assenza gravissima che conferma, se ancora ve ne fosse bisogno, l’inadeguatezza di questo ministro e il fondamentale disinteresse da parte del governo riguardo alla scuola, che dovrebbe invece essere tra le assolute priorità dell’Esecutivo. Al contrario pare invece che Conte si sta preoccupando di tutto, meno che del futuro dei nostri ragazzi. Ricordo, a tal proposito, che in numerosi Paesi europei gravemente colpiti dalla pandemia gli studenti sono già in classe, mentre qui non abbiamo nemmeno ancora una vaga idea di quando questo succederà».
Per Chiorino, «Azzolina non deve risposte solo alla sottoscritta, in quanto assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, ma ai dirigenti scolastici, agli insegnanti, agli studenti e alle loro famiglie. Deve risposte alle Regioni, di tutti i colori politici, che prima non ha voluto incontrare per confrontarsi e che poi, quando l’incontro c’è stato, ha delegato le, peraltro vaghe, spiegazioni ai suoi tecnici salvo poi evitare il confronto chiudendo il collegamento da un momento all’altro. Cose davvero mai viste».
L’esponente del partito di Giorgia Meloni rincara la dose: «L’assenza del ministro all’Istruzione dall’Aula di Montecitorio assume ancora più gravità in quanto non siamo più nella fase delle ipotesi, ma in quella delle scelte e pertanto l’iter del provvedimento sarà rapido e con un dibattito limitato. “Fuggire”, anche in un momento così delicato, è un atto che si commenta da solo. A questo punto, dopo aver più volte sollecitato, teso anche la mano al Ministro, richiesto spiegazioni e sollecitazioni mai arrivate la invito caldamente a dimettersi immediatamente. L’Italia, le scuole, le famiglie, gli insegnanti e gli studenti italiani e piemontesi non meritano un ministro che si comporta in questa maniera. Per il ministro Azzolina l’unico voto possibile è “non classificabile”».