“Sorprendono le parole di Maurizio Landini sulla pdl in merito alla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Dopo 75 anni si dà finalmente attuazione all’articolo 46 della Costituzione ma evidentemente alla Cgil la Costituzione non piace. Le critiche mosse sono del tutto pretestuose, in quanto non è assolutamente necessaria una legge sulla rappresentanza perché la partecipazione sia applicata: vale quanto stabilito all’interno della contrattazione nazionale e territoriale. Il Parlamento ha assunto come testo base della Pdl quello presentato dalla Cisl, una proposta di iniziativa popolare e sottoscritta da 400mila italiani, per cui il Governo Meloni ha garantito una copertura finanziaria in Legge di Bilancio pari a 70 milioni di euro. Si tratta dunque di un provvedimento che rispetta la volontà popolare e conferisce alle aziende concreti incentivi fiscali per adottare forme partecipative. Ancora una volta, sul tema del lavoro, in Italia si confrontano due partiti: quello riformista che vuole costruire un mercato del lavoro dove capitale e lavoro collaborino, e quello immobilista, con la testa rivolta al ‘900, per cui il lavoro è luogo di scontro e di antagonismo. Sono certo che grazie a Fratelli d’Italia prevarrà il primo”.
Lo dice Lorenzo Malagola, deputato di Fratelli d’Italia, segretario in commissione Lavoro alla Camera e relatore del provvedimento.